10 thriller-horror a sfondo “psichiatrico”

Cogliamo l’occasione dell’uscita nelle sale del thriller-horror The ward-Il reparto, pellicola che segna il ritorno di John Carpenter a dieci anni dal sottovalutato Fantasmi da Marte alle atmosfere ansiogene dei suoi esordi nello slasher, per stilare una delle nostre classifiche particolari, elencando dieci thriller-horror a sfondo psichiatrico che hanno esplorato nel corso di un ventennio elementi tipici del thriller-psicologico per trarne intriganti suggestioni all’insegna del sovrannaturale.

Abbiamo volontariamente virgolettato il termine psichiatrico perchè con la nostra classifica ne abbiamo approcciato il senso più lato, infatti se nella lista troviamo titoli con intriganti location a sfondo psichiatrico, vedi il vero manicomio di Session 9 piuttosto che Il reparto di Carpenter, abbiamo voluto spaziare esplorando il termine anche nella sua connotazione patologica con derive traumatiche come in Gothika o criminologica come in Identità, senza dimenticare la veste horror-sovrannaturale che vede ancora protagonista Carpenter intento ad esplorare/omaggiare gli abissi della follia di matrice lovecraftiana ne Il seme della follia o l’ossessione compulsivo-millenarista di un memorabile e fascinoso cult come il Donnie Darko di Richard Kelly.

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10 film Ai confini della realtà

Oggi dedichiamo una classifica al cult televisivo Ai confini della realtà, serie creata nel 1959 dallo sceneggiatore Rod Serling  e che ha profondamente influenzato tutto il successivo cinema fantastico e che ancora oggi, vedi il recente The Box tratto proprio da un episodio anni ’80 della serie e The Hole di Joe Dante che cannibalizza il sovrannaturale da piccolo schermo lanciato da Serling, è parte integrante dell’immaginario collettivo.

Per stilare la nostra classifica abbiamo scelto film in cui l’elemento portante è il medesimo della serie di Serling e cioè l’orrore e il sovrannaturale che sconfinano nel quotidiano, non cè nulla di più inquietante come ci insegna lo scrittore Stephen King di uno fessura che incrina il sonnolento tran tran quotidiano e da cui sbirciando si può percepire l’altro lato, che sia una dimensione demoniaca come ne Il seme della follia di Carpenter o il gelido spazio siderale che partorisce ansiogeni incubi da invasione come nel classico di Don Siegel L’invasione degli ultracorpi.

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Nyarlathotep, cortometraggio

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Oggi vi vogliamo segnalare un interessante cortometraggio d’nimazione dal look alquanto bizzarro, e proprio per questo molto intrigante, al lato estetico  si aggiunge la peculiarità di ispirarsi allo scrittore H.P. Lovecraft e alla suggestioni horror di uno dei suoi racconti più famosi, adattato con indubbia passione per il genere e l’autore, percorrendo un approccio visivo e cromatico mai banale.

Nyarlathotep è un cortometraggio d’animazione realizzato in grafica 3D da Michele Botticelli, che oltre ad occuparsi del comparto tecnico/visivo e a coordinare il progetto, adatta anche il racconto di Lovecraft, script a cui si aggiungono le suggestive musiche di Carlo Ferri e i disegni di Alessandro Manna.

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B-cult: Il signore del male

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Carpenter firma il secondo capitolo della sua personale Trilogia dell’Apocalisse inaugurata nel 1982 con il cult fanta-horror La Cosa e conclusasi nel 1995 con l’omaggio a Lovecraft  Il seme della follia. Il signore del male, pellicola del 1987, mette in atto una sorta di profezia apocalittico-religiosa dall’ambiziosa struttura narrativa che mette in campo religione, esoterismo  e scienza in una sorta di terrificante invasione demoniaca.

Anche in questo caso come ne La Cosa vale la teoria isolamento e assedio, quindi un gruppo di persone costrette in un ambiente angusto, in questo caso una chiesa abbandonata i cui sotterranei nascondono un misterioso cilindro contenente in forma liquida l’essenza pura del maligno.

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Necronomicon: il libro dei morti tra cinema, letteratura e leggenda

Il Necronomicon è ormai leggenda, tra i cultori dell’occulto, gli amanti dell’horror e gli ammiratori dello scrittore H.P. Lovecraft con il suo immaginario fatto di dimensioni parallele e abominevoli mostruosità pronte a sconfinare se evocate con parole e riti appropriati.

L’autore presunto del libro originale (Lovecraft ha sempre affermato di averlo inventato di sana pianta), considerato maledetto e ormai introvabile, se non frammentato in tante parti ognuna delle quali di dubbia origine, è un poeta arabo di nome Abdul al-Azhred, musulmano, ma in segreto adoratore di divinità pagane chiamate Yog-Sototh e Cthulhu.

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