Cannes 2012: oggi Brad Pitt e Ken Loach, ieri applausi per Resnais e Kiarostami

Settima giornata per il Fesival di Cannes 2012, ieri il terzetto in concorso nella Selezione ufficiale ha riscosso una calda accoglienza alla Croisette. Energizzante il ritorno del veterano Alan Resnais, il suo Vous n’avez encore rien vu (Non avete visto ancora niente) metaforizza teatro e morte riflettendo con i toni della commedia sulla vita che scorre inesorabile. Confermato tra i favoriti alla vittoria finale l’iraniano Abbas Kiarostami con il suo nipponico Like someone in love e infine ottima accoglienza anche per In another countryil nuovo lavoro del regista sudcoreano Hong Sangsoo conferma l’exploit del 2010 proprio a Cannes con il suo Hahaha.

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Cannes 2012: oggi Alain Resnais e Kiarostami, ieri applausi per Haneke e Dario Argento non convince

Archiviato il primo weekend del Festival di Cannes 2012, inauguriamo la settimana con la sesta giornata della kermesse. Ieri proiezione in concorso per il favorito dai bookmaker Michael Haneke con il suo Amour, il regista ha incantato la platea e strappato applausi, confermando la pole position per la Palmarès. Pochi applausi e secondo l’Ansa anche qualche risata fuori programma per il Dracula 3D di Dario Argento, che pare non abbia convinto la stampa, anche se non sono mancati giudizi positivi che hanno tirato in ballo l’horror anni ’70, l’iconica Hammer e del buon gore in atmosfere da B-movie.

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Gli amori folli, recensione

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Una giornata di shopping per Marguerite, che uscita da un negozio di scarpe viene scippata della borsa, borsa che il ladruncolo di turno frugherà in un vicino centro commerciale, e dalla quale butterà via il portafoglio che verrà trovato per caso da Georges che da quel momento, vista la foto della donna e scoperto che possiede un brevetto di volo, ne farà la propria ossessione.

All’inizio Georges, cinquantenne con una bella moglie per nulla gelosa e due figli ormai cresciuti, comincerà a tampinare la donna con telefonate e lettere, lei non ricambierà le attenzioni, sino a che lui in un momento di follia non le taglierà le gomme dell’automobile, confessando l’atto inconsulto con un biglietto e costingendola così a rivolgersi alla polizia, che prontamente consiglierà all’uomo di desistere.

Poi di colpo i ruoli si invertiranno, lui non la chiamerà più, non gli scriverà più lettere, lei ne sentirà improvvisamente la mancanza, e sarà proprio lei a cercarlo, a non poter fare a meno di lui, a capire di averne bisogno, a provare un sentimento tanto folle quanto eccitante, il tutto in un’escalation di inebriante e colorata follia amorosa.

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Cannes 2009, vince Il nastro bianco di Michael Haneke, migliori attori Waltz e la Gainsbourg

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Il Festival di Cannes 2009 si chiude con la vittoria di Michael Haneke con il film  Il nastro bianco. Per il resto sono stati rispettati i pronostici che volevano Charlotte Gainsbourg e Christoph Waltz vincitori della Palma come migliori attori. Sono stati accontentati anche tutti coloro che facevano il tifo per Jaques Audiard e il suo Un Prophete: a lui è andato il premio della giuria.

Se siete curiosi di rivivere ogni momento della premiazione vi invito a leggere la nostra diretta, altrimenti, dopo il salto potete leggere l’elenco di tutti i vincitori.

La cerimonia inizia con il premio per il miglior cortometraggio. Arena di Joao Salaviza. Il giovane venticinquenne ringrazia tutti, in particolare alla nuova generazione di registi.

Isabelle Adjani entra per annunciare il premio Camera d’oro. La miglior opera prima di tutte le sezioni è: Samson and Delilah di Warwick Thornton. Il cineasta dice:”Viva Cannes, viva il cinema!

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Festival di Cannes Mercoledì 20: dopo Almodovar e il Mussolini di Bellocchio arrivano i Bastardi senza gloria di Tarantino

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Ieri giornata decisamente tranquilla sulla Croisette, dopo il ciclone di polemiche per Antichrist finalmente un pò di made in Italy a Cannes, con il melò storico di Marco Bellocchio Vincere.

La stampa ha accolto tiepidamente la pellicola del regista italiano, nonostante l’accurata ricostruzione dstorica ed il convincente Mussolini interpretato da Filippo Timi, ma i bookmaker  lo danno comunque tra i premiati e persino l’Osservatore Romano, quotidiano in perenne conflitto artistico con il regista, questa volta attraverso un articolo curato da Paolo Pellegrini loda regista e cast per l’impegno profuso.

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