Da quando il debutto su grande schermo del franchise tv 24 è entrato in sviluppo, i problemi ed i rinvii si sono susseguiti, con Kiefer Sutherland sempre speranzoso in un traguardo che sembrava invece allontanarsi, tanto che l’attore aveva recentemente annunciato un probabile inizio riprese per la primavera di quest’anno, ma ci ha pensato la 20th Century Fox ad annunciare l’ennesimo rinvio.
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24, il film si gira ad aprile
Aggiornamenti sull’adattamento cinematografico della serie tv 24 annunciato dalla Fox ormai da tempo immemore. Originariamente il piano era quello di realizzare il film subito dopo l’ultima stagione della serie, ma la fase di sviluppo si è rivelata irta di ostacoli con numerose fasi di stallo e ripartenze. Ora Collider via Deadline riporta che lo sviluppo sembra aver avuto nuovo impulso e attualmente l’obiettivo è quello di iniziare a girare non appena ci sarà la disponibilità del protagonista Kiefer Sutherland e cioè il prossimo aprile.
24, aggiornamenti sul film da Kiefer Sutherland
Movieweb riporta qualche aggiornamento sulla sceneggiatura del travagliato film basato sulla serie tv 24, che lo scorso anno ha chiuso i battenti con la sua ottava stagione e che il protagonista Kiefer Sutherland conferma essere quasi pronta.
JJ Abrams e Billy Ray preparano un nuovo film
Il colore della libertà, recensione
Sudafrica 1968, James Gregory (Joseph Fiennes) da bambino ha avuto compagni di giochi di colore da cui ha imparato la lingua Xhosa, lingua con cui si esprimono e scrivono molti abitanti del Sudafrica, capacità che gli ha permesso di avere un posto di lavoro sull’isola- penitenziario di Robber Island, dove è detenuto anche il leader politico Nelson Mandela (Dennis Haysbert).
Con moglie e figli al seguito Gregory si traferisce sull’isola dove viene incaricato di censurare i contenuti delle lettere dei detenuti, lettere appunto scritte in Xhosa, Gregory come peraltro la moglie Gloria (Diane Kruger), ha un’idea ben precisa dell’Apartheid, un sistema che approva e sostiene.
Gregory sull’isola comincerà a toccare con mano le conseguenze della segregazione razziale e a capire gli ideali e la lotta che hanno portato Mnadela in carcere, in lui lentamente la coscienza e una percezione di ingiustizia prenderanno il sopravvento, innescando un cambiamento inarrestabile che gli causerà non pochi guai, sia sul lavoro che in famiglia.