Dopo la giornata inaugurale l’edizione 2011 del Sundance Film Festival entra nel vivo dimostrando a trent’anni dalla sua fondazione una grande vitalità e sfoderando il canonico corposo cartellone con un’intensa programmazione di dieci giorni dove verranno proiettate 118 pellicole.
L’attore e regista Robert Redford inaugura questa nuova edizione rispedendo al mittente le accuse di essersi aperto troppo al cinema più commerciale, rispondendo alla polemica con una selezione di pellicole dalla consueta e decisa impronta autorale, mentre tra le curiosità segnaliamo due giurati d’eccezione l’America Ferrera di Ugly Betty e il Matt Groening creatore dei Simpson.
Tra i titoli in competizione spiccano per la sezione U.S. Dramatic il romance Homework con Alicia Silverstone, Freddie Highmore ed Emma Roberts opera prima del regista Gavin Wiesen, per la categoria U.S. Documentary Beats, Rhymes and Life: The Travels of A Tribe Called Quest opera prima realizzata dall’attore Michael Rapaport sul famoso gruppo rap statunitense ATC.
Per le produzioni internazionali in competizione invece ssegnaliamo che nella sezione World Cinema Dramatic c’è anche la nostra Roberta Torre con I baci mai dati, mentre nella sezione documentari internazionali (World Cinema Documentary) c’è l’inglese Project Nim, documentario che racconta di un esperimento che negli anni’70 coinvolse uno scimpanzè e un sistema di apprendimento basato sul linguaggio dei segni.
Prima di lasciarvi vi segnaliamo che tra i film in concorso programmati in giornata c’è il documentario Hell and Back Again, il regista Danfung Dennis racconta l’inferno della guerra vissuto da un giovane marine reduce dall’Afghanistan sopravvissuto alla trincea e il drammatico Here di Braden King, che propone una improbabile e sorprendente storia d’amore tra una fotografa armena ed un ingegnere americano, mentre fuori concorso The devil’s double del regista Lee Tamahori (Once were warriors) racconta la storia della guardia del corpo e sosia del figlio di Saddam Hussein.