Non solo Gomorra: il cinema italiano continua a ricevere apprezzamenti nel mondo, a dimostrazione, che la nostra cinematografia sia ripartita, seppur con tantissime difficoltà. E’ di questi giorni la notizia del grande consenso che ha ottenuto Il Festival del Cinema Italiano ad Istambul e la vittoria di un cortometraggio italiano a Norimberga.
Andiamo con ordine: al festival organizzato da MedFilm Festival e l’Istituto Italiano di Cultura, nella capitale turca, sono stati molto apprezzati i film proiettati dal 29 novembre al 7 dicembre. Gli spettatori, che hanno invaso le sale, hanno giudicato, attraverso schede di valutazione, come film più belli Pa-ra-da, di Marco Pontecorvo e Tutta la vita davanti di Paolo Virzì.
In Germania, invece, il cortometraggio documentario, di Alessandro Allaria e Clemens Riha, La mano dura dell’Italia, impronte digitali per i bambini Rom, ha vinto la sezione Corti del concorso Film per i Diritti dell’Uomo di Norimberga: il film, che ha spiegato in sei minuti le scelte della politica italiana sulla questione dell’immigrazione è stato uno dei cinque (su 229) ad essere premiato dalla giuria del concorso organizzato da 17 fondazioni umanitarie, tra cui l’Unesco.