Stella è un film interessante, che grazie a Nanni Moretti e alla sua Sacher fa la sua comparsa anche nelle sale italiane. Lo abbiamo visto a Venezia, nella sezione Giornate degli Autori, e in molti abbiamo sperato di rivederlo nelle nostre sale cinematografiche.
Siamo alla fine degli anni 70, la protagonista è una bambina che si chiama, per l’appunto, Stella. A undici anni non si è proprio bambini, ma intraprendere un viaggio nel ginepraio terminologico della scelta del termine giusto per una data età mi sembra impresa ardua e, in questa sede, assolutamente inutile.
Ad ogni modo, Stella, interpretata sapientemente da Lèora Barbara, si fa strada nella sua vita e in tutti quelli che sono gli alti e i bassi che ci si parano consuetamente di fronte. La sua è un’età delicata, e nessuno dei costrutti canonici tipici della pre-adolescenza sfuggono al suo curiosare nel mondo.
L’amicizia, nella forma di quella tra Stella e Gladys, sgomita per farsi spazio nel cuore della giovane protagonista, che ben presto inizierà a conoscere quello che è il sentimento supremo, l’Amore, il motore immoto di ogni cosa, ma sempre filtrato dalla sua personalità curiosa e interessata alla scoperta del nuovo.
La Commissione per la Censura ha stranamente vietato il film ai minori di 14 anni, il che ha scatenato un indignato moto di perplessità all’interno della Sacher, dato che il film si presenta nelle vesti di un ottimo film di formazione la cui visione dovrebbe forse essere auspicata per i ragazzi che proficuamente potrebbero immedesimarsi nella protagonista e trarre qualche valido spunto per l’elaborazione delle scelte che opereranno in futuro.
Stella è un film francese diretto da Sylvie Verheyde e interpretato da Léora Barbara, Mélissa Rodriguez, Karole Rocher, Benjamin Biolay, Guillaume Depardieu, Johan Libéreau, Thierry Neuvic, Valérie Stroh, Jeannick Gravelines, Anne Benoît.