Due pesi massimi del cinema. Che si sfidano sul ring. In un angolo Sylvester Stallone, campione di incassi con le saghe storiche di Rocky. Dall’altra parte Robert De Niro, reso immortale, tra gli altri, dal Toro Scatenato di Martin Scorsese. Entrambi pesi massimi, ovvero premi Oscar (ebbene sì anche Sly ne ha vinto uno: per la sceneggiatura originale del suo primo Rocky, oltre ad aver fatto un film, assolutamente dimenticabile, con lo stesso titolo).
Eccoli qua uniti, invecchiati, più ironici che mai, un po’ allentati ma ancora in formissima. Settant’anni e non sentirli (Stallone ne ha tre di meno). Forse i pugni sì, quelli li sentono e fanno anche male. Già perché i due ritornano insieme per Il Grande Match, commedia esplosiva in uscita domani nelle sale italiane nella quale interpretano per l’appunto due pugili rivali arrivati allo scontro definitivo.
Ambientato nella Pittsburgh dei giorni nostri, il film narra la storia di Henry “Razor” Sharp e Billy “The Kid” McDonnen, due mediomassimi che all’inizio degli anni ’80 fecero faville sfidandosi due volte per il titolo, vincendone uno ciascuno.
Alla vigilia del terzo match, quello che avrebbe decretato il migliore, Razor annunciò a sorpresa il ritiro, senza fornire alcuna spiegazione. L’evento spense per sempre la luce sulla carriera di entrambi.
Trent’anni dopo, un promoter (Kevin Hart) è deciso a farli tornare a combattere. Ma arrivare al match non sarà facile.