Peter Parker e il suo alter ego Spider-Man hanno delle precise regole da rispettare per essere definiti tali, ad esempio devono essere bianchi e eterosessuali.
Tutte queste “regole” sono emerse dalle e-mail hackerate della Sony, in cui si legge dell’accordo di licenza legale tra la Sony Pictures Entertainment e la Marvel Entertainment. Le informazioni sono state divulgate da Wikileaks che in questa settimana è stato davvero prodigo di notizie, tra e-mail, file privati, documenti e dati finanziari.
Insomma, in questo accordo, entrato in vigore dal 2011, sarebbero stabiliti i “tratti obbligatori” per il noto personaggio Marvel, in cui si precisa che “non è omosessuale (a meno che la Marvel non ritragga l’alter ego come omosessuale)”. Inoltre, nell’elenco di tratti a cui il personaggio deve conformarsi, troviamo: deve essere maschio, non tortura nessuno, non uccide né per la propria difesa né per quella di altri, non usa un linguaggio volgare, non fuma tabacco, non vende né distribuisce droghe illegali, non abusa di alcol, non ha rapporti sessuali prima dei 16 anni, non ha rapporti sessuali con nessuno al di sotto dei 16 anni.
Tra i tratti del personaggio troviamo anche: il suo nome completo, ovvero Peter Benjamin Parker, è caucasico ed eterosessuale, come dicevamo, perde i genitori durante l’infanzia, viene cresciuto dalla zia May e dallo zio Ben a New York, viene in possesso dei suoi poteri dopo il morso di un ragno, disegna il suo primo costume rosso e blu, e così via.
Il personaggio di Peter Parker/Spider-Man è stato creato nel 1962 da Stan Lee e Steve Ditko, chissà se allora, nella loro testa, c’erano dei tratti obbligatori da rispettare rigorosamente, nel caso in cui fosse diventato un personaggio del cinema.