Lui si chiama Pietro. Pietro Zinni. Ha trentasette anni, di mestiere fa il ricercatore ed inoltre come se non bastasse è un genio. Eppure, nell’Italia di oggi, non basta. Non è sufficiente. Già, perché quando l’Università soffre i tagli alla ricerca il trentasettenne Pietro Zinni viene licenziato.
Per Pietro è apparentemente l’inizio della fine. Lui è il classico nerd, amante dei videogiochi e di poco altro. Nella vita ha sempre e solo studiato. Cosa può fare ora che non ha più una ‘borsa di studio’per continuare le sue ricerche e campare?
Pietro ha un’idea, una delle più semplici ma nel contempo delle più drammatiche, per sopravvivere. Un colpo di genio? La risposta è ‘forse’. Mette insieme una banda di criminali di quelle inedite. Mai viste prima.
La banda è composta da Pietro e dai suoi ex colleghi ricercatori. Persone con lauree, master, specializzazioni in economia. Piccoli geni che però la società ha relegato ai margini. Alcuni di loro si arrangiano come possono: c’è chi dopo il licenziamento si è messo a fare il giocatore di poker, chi il lavapiatti, chi il benzinaio. Eppure le loro competenze, acquisite nel corso di duri anni di studio si rivelano efficaci per le rapine.
Grazie a discipline quali Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e Archeologia Pietro Zinni e i suoi uomini iniziano a scalare la piramide malavitosa. Il successo è immediato. La loro vita cambia, ma…
Sono risate assicurate al cinema dal 6 febbraio con “Smetto quando voglio”, la cui trama lascia ben sperare. Il film è diretto da Sidney Sibilla e vanta un ottimo cast: Sydney Sibilia con Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo, Pietro Sermonti.