Beyond Hollywood riporta una chiacchierata con lo sceneggiatore, produttore e regista Robert Rodriguez che ci da una manciata di aggiornamenti su 6 progetti di cui si sta interessando: l’atteso Sin City 2, un sequel per Predators, l’adattamento di Fire and Ice, l’antologia Heavy Metal e il fantascientifico Nervewrackers.
Nonostante abbia scontentato più di qualcuno, noi abbiamo trovato il Predators scritto e prodotto da Rodriguez un solido action-fantascientifico che aveva il pregio di rispettare/omaggiare l’originale. Anche gli incassi hanno premiato questa operazione triplicando i 40 milioni dollari di budget investiti (ad oggi l’incasso worldwide ha toccato quota 127 milioni senza contare l’extra di 21 milioni di dollari incassati con DVD/Blu-ray). Rodriguez comunque non esclude che si possa realizzare un sequel:
Non parlo con la [Fox] da un po’. So che gli è piaciuta l’idea di farne un altro. Probabilmente dovrei chiamare e tastare il terreno, ma sono stato occupato a fare queste altre cose.
Alcune di queste “altre cose” comprendono anche il lunghissimo sviluppo di un sequel per Sin City, progetto che recentemente ha visto lo script riscritto dal William Monahan di The Departed e al momento è passato nelle mani di Frank Miller, l’autore del fumetto originale:
Abbiamo già una sceneggiatura di ‘Sin City 2′ e abbiamo solo bisogno di rifinirla un po’ di più, l’ho portata a Bill [Monahan] per cercare di risolvere alcune cose. Come prima stesura abbiamo avuto tre storie differenti che stavamo cercando di fondere insieme e lui ha preso in mano lo sviluppo per un paio di settimane e ora Frank [Miller] sta facendo la sua revisione. Siamo abbastanza vicini. Potremmo averlo molto presto.
Nel frattempo Rodriguez conferma che è ancora in attesa dello script per il suo adattamento Fire and Ice di cui ha acquisito i diritti l’anno scorso e sta ancora lavorando sia su Nervewrackers, che il regista ha descritto come “un Blade Runner ambientato nel Messico del 2085“, che su Heavy Metal, antologia a cui partecipano artisti del calibro di David Fincher. In pratica su tutti i progetti elencati campeggia ancora la dicitura LAVORI IN CORSO.
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