Seven Sisters, pellicola distribuita da Netflix e diretta da Tommy Wirkola, debutta oggi nelle sale cinematografiche italiane; la sceneggiatura originale è stata scritta nel 2001 da Max Botkin ed è entrata nella Black List delle migliori sceneggiature non prodotte fino a quando Tommy Wirkola non si è unito al progetto, apportando alcuni cambiamenti.
Il cambiamento più importante rispetto alla sceneggiatura originale riguarda la traslazione di genere dei protagonisti, che da sette fratelli si sono trasformati in sette sorelle, tutte interpretate dalla straordinaria Noomi Rapace; il film è ambientato nel 2073 in un mondo post-apocalittico in cui le catastrofi meteorologiche, la sovrappopolazione e la scarsità di risorse stanno devastando la Terra; nel tentativo di risolvere il problema relativo alla sovrappopolazione, il Bureau per il controllo delle nascite, diretto dalla dottoressa Cayman (Glenn Close) impone alle famiglie il concepimento di un solo figlio per nucleo ed l’ibernazione dei figli in eccesso.
In questo clima di rigido controllo, sette gemelle lottano per vivere un’esistenza normale e fingono di essere la stessa persona, Karen Settman; le ragazze vivono col nonno (Willem Dafoe) ed è permesso loro di uscire solamente un giorno a settimana, fino a quando una di loro non svanisce nel nulla, costringendo le altre ad infrangere le regole e ad uscire fuori dal giorno prestabilito per investigare sulla scomparsa e riunirsi alla sorella perduta.