Scott Derrickson è uno di quei registi poco conosciuti, ma dotato di una tecnica notevole nonchè di una predisposizione registica per il fantastico, genere in questo caso inteso nel più ampio significato possibile toccando cioè tutti i generi che ad esso si legano o che ne sono debitori, come l’Horror, il thriller sovrannaturale, o la fantascienza.
nel suo curriculum scolastico abbiamo studi di teologia, comunicazione e cinema presso la Biola university in California, seguiti da un master presso la USC School of Cinematic Arts, il suo esordio dietro la macchina da presa è con il cortometraggio Love the ruins, in veste oltre che di regista anche di produttore e sceneggiatore, e in questa tripla veste lo si vedrà in molti suoi lavori a testimoniare una totale e professionale preparazione che lo contraddistingue.
Nel 2000, anno che lo vede particolarmente prolifico nel campo dell’horror, campo che poi gli spianerà la strada per la realizzazione di film ad alto budget, Derrickson scriverà la sceneggiatura del teen-horror Urban legend: final cut, e dirigerà un capitolo della saga barkeriana di Hellraiser, Inferno. Poi il film che lo farà conoscere in campo internazionale, un legal-thriller dai toni sovrannaturali, The exorcism of Emily Rose, tratto da un fatto di cronaca e girato senza l’ausilio di complicati effetti speciali, ma giocato sulle atmosfere e le suggestioni che hanno fatto di film come L’esorcista un cult.
Certo che questo film non può essere paragonato al capolavoro di William Friedkin, ma certamente ne usa i richiami e alcune cifre stilistiche proprie di questa pellicola. Il film avrà un notevole successo, grazie anche ad una sceneggiatura,dello stesso Derrickson, ottimamente calibrata e ad un cast di grandi attori. seguirà questo successo, un poco felice episodio produttivo, con il film The visitation, dove fa capolino un irriconoscibile e imbolsito Edward Furlong (American history X), nei panni di un sedicente nuovo messia.
Possiamo comunque constatare che la preparazione e il talento di questo giovane regista ci riserverà in futuro non poche sorprese, intanto lo vediamo alle prese con la rivisitazione di un cult di fantascienza, Ultimatum alla Terra, siamo curiosi di vedere come Derrickson si porrà di fronte al remake di un film che ha così tanti ammiratori, un bel banco di prova e una bella sfida non c’è che dire.