Non sempre è facile raccontare un ‘culto’. Figurarsi i suoi retroscena. Questa volta si parla di “Mary Poppins”, un titolo da cinque premi oscar su 13 nomination vinti esattamente cinquant’anni fa.
Come cominciò la sua storia? Ci viene raccontato nel nuovo “Saving Mr. Banks”. Negli anni quaranta Walt Disney promise alle sue figlie Sharon e Diane che avrebbe realizzato un film partendo dalla loro serie di libri preferiti, circa le avventure di Mary Poppins.
Tuttavia, il celebre Walt aveva ‘fatto i conti senza l’oste’: l’autrice della governante inglese perfetta e simpatica, odiava gli americani. Di conseguenza odiava uno dei modelli americani per antonomasia: la Disney.
Lei, l’autrice Pamela L. Travers, un giorno si recò comunque a New York per parlare con Walt Disney. Ma questo successe dopo tentativi di persuasione da parte di lui durati dieci anni.
Oggi, sono usciti dagli archivi Disney preziosi inediti e documenti. Riguardano la lunga corrispondenza tra Walt e Pamela. Contengono inoltre la registrazione delle sedute di lavoro tra scrittrice, sceneggiatori e musicisti.
Perché Pamela non voleva cedere la sua creatura a Walt Disney? La Travers era convinta che Disney avrebbe trasformato la sua incorruttibile governante in una soubrette. Per questo pose un gran rifiuto. Un rifiuto che pesò. Pamela non amava né le allegre canzoni dei fratelli Sherman “Basta un poco di zucchero” e “Supercalifragilistichespiralidoso”, né le incursioni nel mondo animato. Voleva proteggere Mary.
Oggi, in “Saving Mr. Banks, Tom Hanks (che interpreta Walt Disney) ed Emma Tomphson sono alle prese con due personaggi incantevoli e complessi per scoprire e far scoprire i retroscena di uno dei più bei film della storia del cinema.
Nelle sale italiane dal 20 febbraio, la pellicola di John Lee Hancock merita uno sguardo.