Sandro Bondi torna a parlare di cambi da apportare all’economia del cinema italiano, argomento tanto trattato nel 2009 tra FUS e sgravi fiscali (su tutti la diatriba su Natale a Bevery Hills come film di interesse culturale): il ministro della cultura riguardo alle questioni legate alla gestione dell’Ente Cinema dice (fonte Ansa):
Rivedrò a termine tutti i criteri dei sistemi di finanziamento al cinema, perché finora sono stati molto poco trasparenti e hanno dato adito a finanziamenti non giustificati sul piano anche dei prodotti culturali.
Il ministro sembra sia intenzionato a sostenere solo le opere prime dei giovani registi:
Credo che si possa tornare ad un finanziamento più preciso, limitato alle opere prime dei giovani registi.
Come accoglieranno la notizia gli addetti ai lavori?