Gabriele Muccino ha un conto in sospeso con sè stesso e con il suo pubblico: risollevarsi dopo il flop clamoroso di “Quello che so sull’amore”, ultimo film passato inosservato in America e aspramente criticato. Il regista italiano che da molto tempo cerca fortuna a Hollywood ha scelto colui che potrebbe far diventare la sua prossima pellicola (“Fathers and Daughters”) un film di successo: il ‘Gladiatore’ premio Oscar Russell Crowe.
Un ‘colpaccio’ per Muccino, che dona lustro al cinema nostrano. Dopo Will Smith e Gerald Butler (il primo ha portato ‘fortuna’, in tutti i sensi, a Muccino, il secondo non tanto…) ecco dunque il momento dell’attore neozelandese di origine con passaporto australiano. Crowe vanta tre nomination agli Academy e si appresta ad essere diretto dal regista nato a Roma il 20 maggio del ’67.
“Fathers and Daughters” sarà prodotto dalla Voltage Films e co-prodotto da Busted Shark Prods., Fear of God Films e Leone Films.
Si tratterà di un film drammatico, che come indica il titolo racconta il rapporto tra un padre e una figlia che si è trasferita da 25 anni a nella Grande Mela. La trama parte dagli anni ’80, periodo in cui un celebre romanziere rimasto vedovo è costretto a combattere contro una malattia mentale mentre prova a crescere la sua figlioletta. Poi, un salto temporale nel presente. La bimba è cresciuta, ha 30 anni e sta ancora a New York dove prova a sconfiggere i demoni che la ossessionano da quando era piccolina.
Muccino è molto fiducioso in merito alla sua nuova opera. Crede che l’apporto di Russell Crowe sarà un ‘toccasana’ per un film che richiede attori con una grande esperienza. Un film che è un vero e proprio dramma, e che sarà capace di emozionare. Pare che nel dirigerlo e nel trasporre in immagini la sceneggiatura di Brad Desch, Muccino si sia ispirato al classico degli anni ’70 “Kramer contro Kramer”.
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