Rocketman di Dexter Fletcher ti costringe a indossare un giubbotto antiproiettile per parare tutti i colpi degli adulatori, perché la sassaiola che ti arriva addosso è oggettivamente un evento possibile. Ciò che vuole essere una trasposizione della stravaganza di Reginald Kenneth Dwight su pellicola risulta essere un festino patetico e prevedibile, dal momento che l’uomo subisce l’ombra dell’artista, o meglio della sua megalomania inzuppata nell’entusiasmo ma troppo dolce per essere gradevole al gusto.
Ce lo dovevamo aspettare, forse, visto che i paragoni con il Bohemian Rhapsody di Bryan Singer sono arrivati puntuali come l’autobus all’accensione della sigaretta: Bohemian Rhapsody è un biopic, Rocketman è un musical celebrativo di un artista ancora vivente.
Celebrare un artista o idealizzare la sua grandezza? La seconda, in Rocketman, è la voce che echeggia di più. Taron Egerton è magistrale, e vince soprattutto nella cornice della seduta di gruppo in cui sir Elton racconta la sua vita in tutti i paragrafi del dolore, dal padre che gli nega un abbraccio con nonchalance a quell’amore/odio per il pianoforte.
Che la grandezza artistica di Elton John sia un dato di fatto lo sapevamo già, e sono forti quei momenti in cui Taron Egerton, nei panni del cantautore britannico, intona per la prima volta Your Song, ma ciò che Rocketman di Dexter Fletcher ci mostra è una storia ridicolizzata e glamour, e non abbiamo nulla contro il glamour: lo abbiamo trovato esasperato, e seppur ci voglia sale nel piatto in questo caso abbiamo assistito a uno spettacolo troppo salato.
Si poteva fare di meglio facendo meno. La storia del cinema è piena di biopic indimenticabili, e non a caso The Doors di Oliver Stone (anch’esso altamente discusso dalla critica) continua ad essere un esempio, seppur quel Val Kilmer avesse interpretato un Jim Morrison avvezzo solo al vizio e poco all’arte. Sappiamo che il Re Lucertola non era così.
Dobbiamo avere il coraggio di dirlo: non avevamo bisogno di questo film. Abbiamo ancora bisogno di Elton John.
L’Elton John di Dexter Fletcher è come uscito da un fumetto che tutti abbiamo letto e credevamo di aver dimenticato. Chi non conosce a fondo Elton John non si appassionerà a lui con il film. Rocketman di Dexter Fletcher è la rockstar anti-maledetta che ancora una volta ci parla di resilienza, ma lo fa facendo ballare le persone per strada.