Alejandro Amenábar torna al cinema con “Regression”, che segna il ritorno del regista alla suspense, il genere che ha segnato il suo debutto cinematografico nel 1996.
“Il termine ‘regressione’ significa, tra le altre cose, ritorno,” dice Amenábar:
Per me questo progetto significa rivisitare il mistero, ritornare al genere che ha segnato l’inizio della mia carriera con Tesis, un film che esplorava il potere quasi ipnotico che, a volte, la contemplazione dell’orrore può avere su di noi, è proseguito poi con Apri gli Occhi, un film allucinatorio e febbrile in cui sogni e realtà coesistono, e che poi è culminato con The Others, un tentativo di recuperare il sapore dei vecchi film di suspense classici. Cerco sempre cose che mi appassionano e mi motivano, quell’energia che a volte si trova esplorando cose che sono totalmente diverse. È per questo che ho esplorato generi diversi: dramma, horror, suspense, o il genere misto del film Agora.
Trailer Italiano di Regression
Minnesota, 1990. Il Detective Bruce Kenner (Ethan Hawke) sta indagando sul caso di una giovane di nome Angela (Emma Watson), che accusa il padre, John Gray (David Dencik), di un crimine terribile. Quando John, inaspettatamente e senza averne memoria, ammette la sua colpa, il famoso psicologo Dottor Raines (David Thewlis) viene chiamato per aiutarlo a rivivere i suoi ricordi, ma ciò che verrà scoperto smaschererà un orribile mistero.