C’erano una volta sei coppie felici, che dopo il classico colpo di fulmine ed il serrato corteggiamento si erano unite, chi sposandosi, chi convivendo e qualcun’altro costruendosi un ovattato e protettivo rifugio familiare con moglie, figli, ed un buon lavoro, tutte situazioni che ne facevano persone mediamente felici, ma anche le favole a volte nella vita reale non finiscono con il canonico E…vissero felici e contenti, ma tendono purtroppo ad avere spiacevoli risvolti.
Filippo (Vincenzo Salemme) e Caterina (Nancy Brilli) stanno divorziando, e se di solito è l’affidamento dei figli, alimenti e casa coniugale a parte, ad essere oggetto del contendere, stavolta nessuno dei due immaturi e rissosi genitori sembra intenzionato a predere con sè la scomoda prole, cercando in ogni modo di sbolognarli al partner e sarà guerra.
Luca (Silvio Orlando) e Loredana (Carla Signoris), coppia benestante arriva ai ferri corti con una separazione in casa che ha tutta l’aria di una guerriglia casalinga stile La guerra dei Roses, Luca, ormai sull’orlo di una crisi di nervi fugge, e si dà alla pazza gioia ricominciando a cinquant’anni una improbabile vita da Peter Pan.
Mentre Sergio (Claudio Bisio) divorziato, si ritrova a combattere con gli ormoni ed i caratteri alquanto vivaci delle due figlie, affidate a lui dopo la tragica morte della sua ex-moglie, Elisa (Claudia Gerini) durante i preparativi per organizzare il suo matrimonio con Corrado (Gianmarco Tognazzi) si ritrova come prete designato per la cerimonia il suo ex, ora divenuto Don Lorenzo (Flavio Insinna), e la passione che nel passato li aveva travolti non sembra affatto sopita, minando così con il dubbio la vita e le scelte di entrambi.
Giulia (Cristiana Capotondi) vive con il fidanzato Marc (Malik Zidi) a Parigi, ma un improvviso trasferimento di lei in Nuova Zelanda metterà in crisi il loro rapporto, mentre Paolo (Fabio De Luigi) riceve le manesche attenzioni del geloso Davide (Alessandro Gassman) ex della sua fidanzata Monique (Cécile Cassel) per nulla rassegnato alla fine del suo rapporto con la ragazza.
Molti film romantici finiscono con un bel lieto fine con rincorse spasmodiche allo scopo di fermare l’amato/a in partenza per qualche luogo remoto, oppure con plateali e a volte non poco imbarazzanti dichiarazioni d’intenti amorosi che culminano con frasi del tipo Tu mi completi,
Se invece questa volta il film iniziasse con la fine? Con la descrizione di rapporti finiti o giunti agli sgoccioli, dove il romanticismo, l’euforia, la passione sono diventati ira, routine e saturazione emotiva? Bene è quello che succede in questo Ex, dove sono proprio gli amori finiti, rapporti allo stadio terminale spenti e trascinati che il regista Fausto Brizzi ci vuol raccontare, con ironia e senza risparmiarci una punta di amarezza che non guasta.
Il film si ispira agli intrecci narrativi di pellicole come Love actually, ottima soluzione, anche perchè i personaggi sono molti e lo svilupparsi delle molteplici situazioni avrebbe richiesto un miriade di piccoli episodi troppo superficiali, il racconto corale è funzionale, il cast è notevole, tutti in parte, gli episodi più deboli risultano due, quello con la Capotondi e quello di Flavio Insinna, la prima forse non ancora matura per sostenere una storia da solista, il secondo perchè la recitazione di Insinna risulta di fattura troppo televisiva smorzando il potenziale piccante della storia.
Il film risulta molto gradevole, comicità e malinconia sono ben equilibrati, se dobbiamo trovare una pecca in tutta l’operazione forse sono troppi i personaggi e troppe le situazioni da affrontare per Brizzi che a volte fatica un pò, narrativamente, a trovare le giuste connessioni tra un episodio e l’altro, ma ci sembra solamente un peccato veniale di fronte ad un’operazione che ci sembra assolutamente riuscita.