Oggi per lo spazio cortometraggi vi segnaliamo Piccole cose di valore non quantificabile, corto del 1999 diretto a quattro mani da Paolo Genovese e Luca Miniero, coppia di autori con all’attivo quattro collaborazioni tra cui il sorprendente esordio su grande schermo Incantesimo Napoletano.
Due i lavori che li vedono debuttare in solitaria, Genovese dirigerà e il prossimo cinepanettone di Aldo, Giovanni e Giacomo La banda dei Babbi Natale, mentre Miniero è regista ed autore del recentissimo campione d’incassi Benvenuti al sud con Claudio Bisio, pellicola attualmente nelle sale.
In un commissariato di polizia una giovane donna è in procinto di rilasciare alcune dichiarazioni ad un brigadiere, incaricato di redigere il verbale di un furto, la ragazza accusa qualcuno di averle sottratto tutti i suoi sogni…
Davvero notevole il lavoro svolto sia in fase di scrittura che a livello di interpreti, trattare argomenti come le molestie sessuali e la violenza sui minori con la dovuta delicatezza e anche una certa efficacia non è affatto semplice, in questo caso l’utilizzo di metafore riesce a tramettere con la dovuta chiarezza e nel finale la giusta schiettezza un messaggio importante di cui non si dovrebbe smettere mai di parlare e discutere, a prescindere dall’appetibilità mediatica dell’argomento.
Il cortometraggio della coppia Genovese/Miniero ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui premio della critica al Genova Film Fest e una menzione speciale per il Premio Massimo Troisi. Protagonisti del corto Fabrizia Sacchi vista di recente ne La prima cosa bella di Virzì e Gianni Ferreri. attore di teatro noto al grande pubblico per il ruolo di Giuseppe Ingargiola nella fiction Distretto di Polizia e protagonista del debutto di Genovese e Miniero Incantesimo napoletano.
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