Zoe (Jennifer Lopez) è una bella quarantenne con tutte le fisime tipiche della single, alle prese con l’insistente e martellante ticchettare del famigerato orologio biologico, nuova e moderna forma di tortura creata ad hoc per stressare la già nevrotica e rampante donna formato nuovo millennio.
Dato che il Principe azzurro è ormai una sbiadita icona da romanzi rosa e commedie romantiche, perchè non organizzarsi e concepire un figlio da sola? Tanto ci sono provette, ormoni e tecnologia a permetterlo, quindi via al Progetto bebè con tutto il complicato, ma efficace iter che ne consegue.
E visto che il destino, per chi ci crede, si diverte un mondo a sparigliare carte e a complicar vite, ecco spuntare Stan (Alex O’Loughlin) senza cavallo bianco, ma con una sostanziosa dose di fascino, sarà mica lui il Principe azzurro tanto atteso? Stan guarda caso compare nella vita di Zoe proprio in contemporanea con la comparsa di sintomi evidenti di una gravidanza, segno che l’Operazione bebè è andata in porto.
Così inizieranno le peripezie per conoscere l’uomo e dargli una possibilità e cercare nel frattempo di celare gravidanza ed effetti collaterali, tanto evidenti che a volerli nascondere non faranno che complicare ulteriormente le cose, confondendo il probabile compagno di una vita e creando situazioni davvero imbarazzanti.
Ormai Jennifer Lopez sembra aver inserito il pilota automatico sul romance, dopo una serie di pellicole che hanno fatto da palestra per lei e qualche volta spazientito oltremodo noi spettatori, la sua vis da comedy sembra essere migliorata, forse per osmosi, o forse perchè in realtà un pò di talento per la recitazione la bella cantante lo aveva già di per se, fatto sta che in questo film l’attrice funziona a dovere, certo non brilla, ma porta a casa un discreto risultato.
Al suo fianco il regista Alan Poul, nel curriculum molta tv con la regia di episodi di Six Feet Under e Big Love, sceglie un collega proveniente come lui dal piccolo schermo, il bell’Alex O’Loughlin, che oltre a sembrare il clone romance di Patrick Dempsey, il fascinoso chirurgo di Grey’s Anatomy, fa il suo dovere senza infamia ne lode, già fascinoso vampiro-investigatore nello sfortunato serial Moonlight e prossimo protagonista del remake tv Hawai Five-O.
Piacere, sono un pò incinta è un romance da manuale, con qualche gag riuscita e due fascinosi protagonisti in parte, insomma piacerà senza dubbio a chi ama la Lopez e il genere, per tutti gli altri sulla tematica dell’inseminazione artificiale e più in generale sulla maternità surrogata ci sono comedy decisamente più appetibili, su tutte l’ottimo Baby Mama.