Ancora un cult per la rubrica dedicata alle parodie cinematografiche, anche stavolta con L’alba dei morti dementi aka Shaun of the dead di Edgar Wright ci occupiamo di un genere, lo zombie-movie.
Il regista inglese con la collaborazione dell’attore comico Simon Pegg (Star Trek, Star System) decide di omaggiare uno dei loro generi preferiti, cosi ispirandosi alla filmografia del maestro indiscusso del genere, George A, Romero e a tutta una serie di cult successivi tra cui anche qualche gioiellino nostrano, sforna una comedy demenziale con corpose dosi di splatter per uno spassoso spoof-movie da antologia.
Shaun (Simon Pegg) e Ed (Nick Frost) sono due amici di vecchia data che stanno attraversando una crisi a causa della fidanzata di Shaun diventata più esigente e che non vede di buon occhio la loro amicizia, e di Pete loro coinquilino, che accusa quotidianamente Ed di bivaccare tutto il giorno e comportarsi da parassita. Il momento difficile di Shaun assumerà i connotati della catastrofe quando la città verra invasa da un’orda di famelici zombie.
Perfetto mix di ironia, demenzialità e horror con terrificanti freddure all’insegna del nonsense e una confezione notevole, che dimostra ulteriormente il rispetto e la passione per il genere dei due autori inglesi.
Il film viene accolto con incredibile entusiamo e non parliamo solo degli spettatori, ma di artisti del calibro di Sam Raimi, Stephen King, Peter Jackson e nientemeno che Quentin Tarantino, quest’ultimo successivamente vorrà Wright nel suo Grindhouse affidandogli uno dei finti trailer, Don’t.
Wright e Pegg vollero che fosse Romero a godere dell’anteprima assoluta della loro pellicola, e dopo la visione non solo il regista defini il film una vera bomba, ma ringraziò la coppia con uno cameo nel suo La terra dei morti viventi, naturalmente in raccapricianti versioni zombificate.