Festival Internacional de Curtas de Belo Horizonte

Giacchè siamo ormai alla fine del mese di Luglio, si presenta la necessità assoluta di recarsi in Brasile ad assistere al Festival Internacional de Curtas de Belo Horizonte. Il nesso tra le due cose? A dire il vero ne so quanto voi, probabilmente un mix tra la mia assoluta carenza di idee per l’incipit dell’articolo e il caldo stordente di questi giorni.

Ad ogni modo, torniamo a noi, e torniamo a Belo Horizonte, alla decima edizione di questo festival. Tra i 1823 corti inviati alle dure selezioni del Belo Horizonte International Short-Film Festival, ne è stato selezionato un numero record, ben 55 lavori sono stati scelti per le Brazilian and International Competitive Exhibitions.

Non deve essere stato facile per il committee incaricato di scegliere i lavori districarsi tra i 607 corti brasiliani e le 1216 produzioni internazionali provenienti da tutto il mondo.

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Imaginaria International Film Festival

Già il nome è accattivante quanto basta. Imaginaria, letteralmente, “le cose immaginarie”. Imaginaria Film Festival inizia proprio in questi giorni, e per la precisione il 21 Luglio.

Il nome del festival è, almeno in parte, esplicativo per quanto riguarda quello che è il core, il nucleo della manifestazione: la creatività. Tuttavia questa viene “farcita” con lo studio dell’innovazione tecnologica in campo cinematografico e in quello più generale delle immagini.

Imaginaria rappresenta quindi un’ideale continuità tra l’opera degli artisti indipendenti internazionali e gli esperti del digitale, del tecnologico, del nuovo e nelle varie applicazioni che tali novità possono rappresentare nel “visivo”.

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Recensione: Batman Begins

Nel 2005 c’è ancora chi, come Christopher Nolan, sente evidentemente la necessità di rispolverare una vecchia saga, quella di Batman; vuoi per l’amaro in bocca lasciato dalle ultime due pellicole, vuoi perchè alcuni aspetti del Cavaliere Oscuro non erano stati ancora sviscerati.

Ma il taglio con la tradizione, anche quella bella, deve essere netto. Batman, morto di inerzia e di tempo, deve rinascere, deve ricominciare. Per questo si chiama Batman Begins, e per questo si tratta di un prequel.

Questo in un certo senso rispetta il filo della tetralogia precedente, filo che tuttavia verrà tagliato tra pochi giorni, con l’uscita de Il Cavaliere Oscuro, in cui vedremo ripresa la figura del Joker.

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Magna Graecia Film Festival

Votare, votare, votare. Per il Magna Graecia Film Festival si esprime la propria preferenza anche dal sito, e vi consiglio caldamente di farlo. Il motivo? Sentirsi partecipi.

Sentirsi partecipi è il modo per essere laddove fisicamente non si può essere. E siccome non si può essere ubiqui, l’unica è cercare di leggerci per tenersi informati su ciò che ci offre il panorama dei festival di quest’estate.

Giunti ormai al 20 Luglio, le città cominciano seriamente ad essere sgombre, per questo ci si può concentrare sulle cose realmente importanti: festival e rassegne. Il Magna Graecia Film Festival si svolge a Soverato.

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Recensione : Batman & Robin

Continuano i nostri incontri estivi con l’uomo pipistrello, e dopo aver abbandonato la dark-saga cinematografica iniziata da Tim Burton, proseguiamo con quello che è il secondo episodio diretto nel 1997 da Joel Schumacher: Batman & Robin.

Come si intuisce dal titolo, uno degli aspetti di continuità tra il precedente film e questo è la presenza di Robin (Chris O’Donnell), uno degli aspetti meno entusiasmanti della serie per come la vedo io.

In questa sede si aggiunge anche Batgirl (Alicia Silverstone), una nipote di Alfred (Michael Gough). Pensate che Michael Gough e Pat Hingle (il Commissario Gordon) sono gli unici due attori presenti in tutti e quattro i film della serie.

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Pula Film Festival

Qualche anno fa sono stato in Croazia per un convegno, proprio in questo periodo; dovevo presentare i risultati di alcune ricerche, assieme a qualche coraggioso collega. Inforcata la macchina presto presto, nel pomeriggio eravamo a destinazione.

Da un punto di vista accademico si è trattato di una vera delusione; tuttavia mi sono imbattuto per la prima volta nella pubblicità Pula Film Festival, anche se allora non ho dato molto peso alla cosa.

Ecco, quando inventeranno la De Lorean, tornerò in quelle zone temporali, e poi mi dirigerò dritto dritto a Pula, a vedermi tutto ciò che viene proiettato, ed impiegare quindi meglio il mio tempo. Quello era di certo un motivo valido per trovarsi lì. Tra l’altro siamo ormai alla cinquantacinquesima edizione, il che è parziale garanzia di qualità.

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Giffoni Film Festival

Per chi ancora non fosse sazio delle lunghe sessioni di corti (gioco di parole cercato e rovato non senza soddisfazione) sia ben chiaro che questa sessione estiva è ben lungi dal volgere al termine.

Comincia infatti proprio oggi 18 Luglio il Giffoni Film Festival, dallo stile carino e dalla grafica accattivante (parlo della home page del sito).

E non si tratta solo della bellezza dei colori di una pagina web: il numero e i nomi degli ospiti che gravitano a questo Giffoni Film Festival fa letteralmente impallidire.

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Recensione : Batman Forever

Eccoci arrivati al terzo appuntamento con il mitico uomo pipistrello, stavolta con un bel turning point, ma anche con alcuni punti saldi di contatto. Tutto, a partire dai colori, sembra infatti rinnovato, ma un filo di continuità c’è: Tim Burton.

Questi figura infatti come produttore della pellicola, dando quindi implicitamente la benedizione a Joel Schumacher, che ha diretto Batman Forever nel 1995.

Il cast, dicevo, è tutto nuovo: Batman non è più un introverso Keaton, ma un “bello per giovani”, almeno per quel lontano 1995: Val Kilmer, già notato da Schumacher nel 1993 sul set di Tombstone, in cui vestiva i panni del malaticcio Doc Holliday.

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Recensione : Batman – il ritorno

Qualche anno dopo il celebre debutto arriva sul grande schermo un sequel di tutto rispetto per il primo Batman – il film: Batman – il ritorno. I nomi principali, fatta eccezione per quello di Jack Nicholson, sono sempre quelli: Michael Keaton nel ruolo del Cavaliere Oscuro e Tim Burton alla regia.

Stavolta abbiamo qualche interessante new entry: Michelle Pfeiffer nel ruolo di Catwoman e un sensazionale Danny de Vito nei panni di un altro storico, acerrimo nemico di Batman: il Pinguino.

Un ritorno in grande stile, non c’è che dire. Nel cast abbiamo anche un elegante Christopher Walken, nei panni del principale della timida Selina Kyle, Max Shreck, che presto vedrà la sua dipendente mutare nella sinuosa Catwoman.

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Milazzo Film Festival 2008 in cerca di corti

Nessun festival mai ci sfuggirà, quindi rassegnatevi e proseguite nella lettura: il concetto è che è giunto il momento di correre a Milazzo, perchè il 16 Luglio apre i battenti il Milazzo Film Festival 2008 in cerca di corti.

I film in concorso provengono praticamente da ogni parte del mondo: Italia, Spagna, Francia, Svizzera, Inghilterra, Usa e Giappone, e il festival poggia sulla conduzione abile dell’attrice Agnese Nano.

Le precedenti edizioni hanno visto protagonisti Maria Grazia Cucinotta, Nino Frassica, Marina La Rosa, Raz Degan, Marco Leopardi.

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Recensione : Batman – il film

Batman – il film è la storica trasposizione cinematografica del celebre personaggio della DC, ad opera del grande Tim Burton. Si tratta del capostipite di una serie di film non tutti all’altezza del protagonista, narranti le vicende del noto cavaliere oscuro.

Siamo nel 1989, il film è interpretato da Michael Keaton nel ruolo di Bruce Wayne/Batman, Jack Nicholson in quello di Joker e anche Kim Basinger, Michael Gough e Robert Wuhl. Il film racconta la storia di Bruce Wayne nelle prime settimane in cui veste i panni dell’uomo pipistrello, con lo scopo di contrastare il crimine.

Il nemico è un nemico di eccezione: uno straordinario Joker interpretato da un favoloso Jack Nicholson, nei panni di una delle parti più oscure di se stesso. Devo dire che il mitico Jack sembra aver fatto un singolo salto dal set di Shining a quello di Batman, portandosi dietro qualche risata in più.

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Recensione : Allucinazione Perversa

Definirlo un film drammatico è veramente riduttivo. Trattasi di un film che va molto al di là del semplice dramma, e il tutto è sminuito a partire dal titolo italiano: Allucinazione Perversa.

Questo suona infatti come un qualcosa che sta a metà tra il giallo vecchio stile e il softcore. Siamo completamente fuori strada. Il titolo originale è Jacob’s Ladder, e ci troviamo di fronte a un’ulteriore manifestazione dell’immotivato scempio traduttorio perpetrato da noi contro il cinema internazionale.

Ma andiamo con ordine. Il film è del 1990, diretto da Adrian Lyne e interpretato da un giovane Tim Robbins. La storia allucinante che vi sto per raccontare era stata scritta da Bruce Joel Rubin già nei primi anni 70, ma solo dopo l’apporto di Lyne l’autore riuscì a vederla trasformata in un film.

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Recensione : Hellboy

Ebbene Il ragazzo dell’inferno. Guillermo del Toro si prende la resonsabilità di portare sul grande schermo l’arcano protagonista della saga infernale/orrorifica/avventuros creata da Mike Mignola e pubblicata dalla Dark Horse.

Le vicende narrate nella serie ruotano tutte attorno al B.P.R.D. (Bureau for Paranormal Research e Defense), centro per la Difesa e la Ricerca del Paranormale diretto dal professor Broom

Il Bureau accoglie comprende una serie di bizzarri umanoidi che trascorrono la loro esistenza nell’atto di difendere il pianeta dalla sempiterna presenza attentatrice del Male contro il Bene e la stabilità.

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Recensione: The Lobo Paramilitary Christmas Special

Non esiste un supereroe più cattivo. Lobo è l’Uomo, e non sente ragioni. La sua forza e la sua intelligenza sono incredibili, ma l’Uomo le usa solo per distruggere e devastare.

Lobo è un personaggio della DC Comics creato dall’artista Keith Giffen e dallo scrittore Roger Slifer. Nasce inizialmente come parodia dell’erore classico, ma ben presto la sua popolarità lo richiede come protagonista di una serie tutta sua.

Lobo è un esempio lampante di come si fa ad essere estremi: il personaggio principale sguazza tra perversioni, violenza insensata e linguaggio volgare, mentre lo stile narrativo fa uso di colori spenti e illustrazioni grottesche. Tutto nelle sue storie è dissacrante e parodistico, persino le sue imprecazioni.

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