Heartless, secondo trailer

Il 12 maggio debutterà negli States Heartless, l’horror scritto e diretto da Phillip Ridley, con Jim Sturgess, Clemence Poesy, Noel Clarke, Timothy Spall, Eddie Marsan, …

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The other guys, trailer

Il 6 agosto esordirà nelle sale cinematografiche americane The Other Guys, l’action comedy di Adam McKay, con Mark Wahlberg, Will Farrell, Eva Mendes, Michael Keaton, …

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Holly Roller, trailer

Il 4 giugno uscirà nei nostril cinema Holly Roller, il film scritto da Antonio Macia, diretto da Kevin Asch, con Jesse Eisenberg, Justin Bartha, Danny …

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Non aprite quella porta, la serie

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Dopo aver approfondito il B-cult di Tobe Hooper Non aprite quella porta, oggi ci occuperemo della serie di film nati sulla scia del successo di Leatherface e famiglia, con tre sequel, un remake e un prequel.

A sette anni dall’originale esce il secondo capitolo della serie, Hooper torna ad occuparsi della famiglia della motosega abbandonando le atmosfere malate e iperrealistiche del suo capolavoro, per sfornare un grottesco e surreale fumettone splatter con memorabili scenografie e Dennis Hopper nel cast.

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Action figures, Highlander-L’ultimo immortale

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Oggi per lo spazio dedicato alle action figures facciamo un salto indietro nel tempo fino agli anni’8o, Tra i personaggi che più hanno colpito l’immaginario degli spettatori allora adolescenti, sottoscritto compreso, gli immortali del film Highlander, il cui primo capitolo diretto dall’allora semi-esordiente Russell Mulcahy lasciò il segno con un’intrigante miscela di action epico-avventurosa e una corposa dose di fantasy, senza dimenticare la memorabile colonna sonora dei Queen.

Quattro sequel, uno sul grande schermo i restanti in direct-to-video, una serie tv ed un lungometraggio d’animazione made in Japan, e naturalmente una serie di figures che oltre a riprodurre Connor MacLeod (Christopher Lambert) e lo spietato Kurgan (Clancy Brown), ripropongono sempre in una curatissima versione action-doll, quindi con abiti in tessuto, superaccessoriata e snodabile anche Duncan MacLeod (Adrian Paul), protagonista della serie televisiva anni ’90 ideale sequel della pellicola dell’86.

Dopo il salto anche qualche figures artigianale ed un box set deluxe con la riproduzione dell’epica battaglia sulle Highlands scozzesi tra un MacLeod ed un Kurgan in costumi d’epoca, le figures in posizione dinamica e con base indipendente possono essere esposti in singolo, o in coppia formando un suggestivo e dettagliatissimo diorama. Buon proseguimento.

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Green Zone, recensione

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Iraq 2003, dopo l’occupazione di Baghdad e la fuga di Saddam Hussein, l’esercito americano con l’ausilio dell’Intelligence si affida ad alcune indicazioni fornitegli da un misterioso informatore, per rintracciare siti occulti dove sarebbero stoccate armi di distruzione di massa.

Dopo che alcune di queste informazioni risultano inattendibili, e alcuni uomini della squadra dell’ufficiale dei marines Roy Miller (Matt Damon) perdono la vita senza giungere ad alcun risultato, quest’ultimo si chiede se le informazioni  abbiano subito un’adeguata verifica, e riferisce i suoi dubbi ai suoi diretti superiori, questi ignorandone le perplessità  lo manderanno a caccia dell’ennesimo sito fantasma.

In aiuto di Miller giungerà un altro informatore iracheno che sembra intenzionato ad aiutare l’esercito americano ad evitare un’imminente guerra civile, pronta ad essere fomentata da alcuni ex-ufficiali dell’esercito di Saddam Hussein, che sperano comunque in un reintegro grazie alle operazioni portate avanti dagli americani, mirate all’ insediamento di un rappresentante politico iracheno, operazioni che dovrebbero precedere le prime elezioni democratiche del paese.

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Speed Racer, recensione

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Speed Racer (Emile Hirsch) è un tipico bravo ragazzo con una bella famiglia e un talento innato per le quattroruote, supportato da un padre (John Goodman) genio della meccanica e un bolide, la potentissima Mach 5, con cui affrontare una serie di spericolate gare accumulando vittorie e trofei.

A spingere verso il traguardo il giovane Speed, corsa dopo corsa, trofeo dopo trofeo è il ricordo del fratello Rex (Scott Porter), vero asso del volante morto proprio durante una gara. Ben presto al talentuoso pilota verrà proposto il grande salto, e a proporlo sarà l’ambiguo milardario mr. Royalton (Roger Allam) che gli offrirà  fama, successo e soprattutto soldi, in cambio di qualche sacrificio di tanto in tanto, come qualche corsa combinata e trofei assegnati a tavolino.

Speed nonostante sia tentato, rifiuta la proposta inimacandosi il vendicativo magnate dell’automobile, sarà così costretto ad affrontare tutta una serie di sabotaggi ed ostacoli che lo porteranno a decidere di cimentarsi in una pericolosa gara all’ultimo bolide, in pista tra i tanti nemici al soldo di Royalton pronti ad eliminarlo, e numerose trappole da evitare, Speed troverà un inaspettato alleato nel misterioso pilota mascherato Racer X (Matthew Fox).

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Al cinema dal 9 aprile 2010: Basilicata Coast To Coast, Il cacciatore di ex, Departures, Green Zone, Into the Blue, Piazza giochi, Una proposta per dire si, Simon Konianski, Sunshine Cleaning, L’uomo nell’ombra

L'uomo nell'ombra

La seconda settimana di aprile propone una nuova e ricca infornata di film. La novità più succosa è senza dubbio L’uomo nell’ombra il nuovo film di Roman Polanski, premiato al Festival di Berlino per la miglior regia. Tra i blockbuster si ruberanno pubblico Il cacciatore di Ex, commedia come Una proposta per dire si, che tra l’altro ha la stessa protagonista, Amy Adams, di Sunshine Cleaning. Cercherà il riscatto, dopo il non felicissimo risultato in patria, Green Zone, il drammatico di Paul Greengrass con Matt Damon.

Per gli amanti di cinema italiano le scelte sono tre: la commedia Basilicata Coast to Coast, il film giovanilistico Piazza Giochi e il documentario dedicato al terremoto de L’Aquila, Into the Blue. Per gli appassionati di pellicole straniere non americane, infine, segnalo Departures, il film Premio Oscar come miglior film Straniero e la commedia Simon Konianski.

Come di consueto, dopo il salto potete vedere le locandine, i protagonisti e le trame delle nuove uscite.

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Scontro tra titani 3D/Clash of the Titans, colonna sonora

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Arriva nelle sale italiane il remake del classico del 1981 Scontro di titani con il protagonista di Avatar Sam Worthington. La nuova versione fruirà di un 3D di ultima generazione, ma il regista francese Louis Leterrier, nel curriculum l’Hulk con Edward Norton e l’action Danny the dog con Jet Lee, ha pensato bene di ridurre gli effetti digitali al necessario, predisponendo maestosi set ed utilizzando make-up ed effetti speciali tradizionali.

Per lo score Leterrier si affida ad un fidato collaboratore di Hans Zimmer, l’raniano Ramin Djawadi, con Zimmer gli score di Batman Begins e I pirati dei Caraibi, mentre in solitaria i cinefumetti Iron Man e Blade Trinity, e il thriller con Kevin Costner Mr. Brooks.

Dopo il salto le 23 suggestive tracce composte da Djawadi per il remake di Leterrier e due video musicali. Buon ascolto

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Departures, recensione

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Daigo (Masahiro Motoki)  è un violoncellista che suona in un’orchestra di Tokio, lo scioglimento di quest’ultima avrà la conseguenza di lasciare Daigo disoccupato e con un costosissimo strumento ancora da pagare.

Così riflettendo sul suo futuro sempre più incerto Daigo deciderà, appoggiato dalla moglie Mika (Ryoko Hirosue), di tornare al suo paesello natio, e magari cercare li un lavoro che gli possa permettere di sbarcare onorevolmente il lunario.

Il prezzo da pagare per questa decisione sarà la rinuncia ad un sogno, quello di suonare il violoncello e l’accettare un lavoro ben pagato, ma incredibilmente lontano da qualsiasi aspirazione Daigo abbia mai coltivato, ritrovandosi così a vestire e truccare cadaveri per un’agenzia che si occupa di preparare i corpi dei defunti, attraverso una tradizionale e antica cerimonia, per un dignitoso e sereno trapasso.

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Giovanni Veronesi, crociata contro i film in 3D?

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In questi giorni sul web si trovano molti riferimenti ad alcune affermazioni fatte dal regista Giovanni Veronesi in un’intervista rilasciata al magazine Diva & Donna che attaccano frontalmente e senza mezzi termini il cinema 3D in toto, no non parliamo dei famigerati occhialini monouso o dei mal di testa, ma proprio di tutto il cinema 3D a prescindere se il film che utilizzi il formato in questione abbia o meno un valore artistico, affermando che pellicole  come Avatar e Alice in Woderland fanno solo male al cinema italiano e proponendo un’inquietante concentrazione forzata di questi film nel solo periodo estivo.

Questi due kolossal americani (Avatar e Alice, NdR), proposti in sala a un prezzo maggiore, hanno danneggiato non solo i film italiani ma anche gli altri americani e gli stranieri in genere. Secondo me, se i film evento in 3D fossero lanciati soltanto da maggio a settembre, raggiungerebbero comunque cifre ineguagliabili ma garantirebbero anche uno spazio equo nel mercato a tutti gli altri concorrenti. Il cinema italiano non è andato affatto male ma poteva andare molto meglio senza ‘Avatar’ e ‘Alice’.

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I gatti persiani, recensione in anteprima

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Negar e Askhan sono due ragazzi iraniani appena usciti di prigione, hanno già avuto a che fare con il regime ultranazionalista del loro paese, ma l’amore per la musica e il desiderio di fuga sono troppo forti per riuscire a contenerne l’energia, quindi decidono di formare clandestinamente una band indie-rock ben consapevoli delle severi leggi emanate dal regime teocratico riguardo la musica, e di suonare nei posti più improbabili, onde evitare che la loro passione finisca per costargli di nuovo la prigione

Mentre inizia la ricerca degli altri componenti della band in un’inedita Teheran  che vive nel sottobosco musicale, dove la libertà ha la forza delle note, i due pianificano anche una fuga in Europa grazie a passaporti falsi che dovrebbe fornirgli un tipo ben poco affidabile.

Intanto la musica comincia a prendere forma come la band, le note appenna  accennate diventano canzoni,  i giri di chitarra il suono di una gioventù che cerca di urlare il proprio no ad un regime che ne soffoca la libertà di espressione, la musica aumenta di volume tra stalle, cantine, tetti e qualche rocambolesca fuga, una colonna sonora in divenire, per una libertà che non smetterà mai di essere cercata.

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