Dal 2 al 6 giugno il litorale romano diventa la cornice per un sentito omaggio al cinema italiano ed internazionale e un’occasione per promuovere nuovi talenti che si muovono nell’underground del giovane cinema emergente. Tutto ciò sarà possibile grazie all’OstiaFilmFest, una manifestazione giunta alla sua seconda edizione e nata dalla passione di due cinefili Doc, Francesco Cinquemani (direttore artistico) e Luca Lianza (direttore organizzativo), il primo direttore della rivista Filmaker’s magazine e autore di numerosi corti d’animazione, il secondo noto organizzatore di prestigiosi eventi.
Quest’anno tra le novità l’inserimento di una nuova partnership con l’azienda ACEA, che oltre a sponsorizzare la manifestazione sarà promotrice di un concorso nel concorso riservato ai cortometraggi, la sezione speciale Energia! che selezionerà opere realizzate con l’ausilio di nuove tecnologie come il telefono cellulare, l’alta definizione e la computer grafica.
Le altre sezioni restano invariate, per le anteprime internazionali, quest’anno previsti il dramma iraniano About Elly, la comedy americana Gentleman Broncos, il thriller serbo Zone of the dead e la fiaba Tata Matilda e il grande botto, mentre per le anteprime nazionali La cosa giusta di Marco Campogiani con Ennio Fantastichini e 18 anni dopo di Edoardo Leo con Sabrina Impacciatore.
Per le restanti sezioni un omaggio ad Umberto Lenzi uno dei massimi rappresentanti del B-movie all’italiana, il meglio dell’animazione internazionale nella sezione Ultravisioni, mentre il cinema emergente italiano verrà presentato nell’apposita sezione Derive. Tra gli eventi speciali segnaliamo il workshop Ridere è una cosa seria tenuto dall’attore Roberto Ciufoli, e la proiezione dell’horror di Federico Zampaglione Shadow.
Concludiamo segnalandovi alcuni dei premiati di questa edizione, Pupi Avati (alla carriera), Paolo Virzì (miglior regia), Giovanna Mezzogiorno (miglior attrice), Sabrina Impacciatore (miglior attrice comedy), Emilio Solfrizzi (miglior attore) e Federico Zampaglione per la miglior opera seconda.