Tutti noi non vediamo l’ora che arrivi la fantastica serata degli Oscar, vedere DiCaprio finalmente vincere la statuetta, gli abiti delle signore più glam di Hollywood e magari l’atteso ritorno dell’Oscar in casa nostra.
Fatti i dovuti scongiuri, ieri si sono chiuse le urne e non si può più far appello all’Accademy, quel che è fatto è fatto. Quest’anno, inoltre, le votazioni sono state più complicate poiché tutti i membri hanno dovuto votare per tutte le categorie. Prima non succedeva così: alcuni votavano solo per la loro, altri per più di una, pochissimi per tutte. Questo nuovo metodo potrebbe portare non poche sorprese nel risultato finale.
Questa nuova “legge elettorale” degli Oscar probabilmente finirà per sparpagliare i premi e non ci sarà un film pigliatutto. Il dilemma resta dunque apertissimo per il premio più importante Miglior Film. I titoli che hanno ricevuto il maggior numero di nomination sono tre: Gravity, 12 anni schiavo e American Hustle.
Gravity farà incetta di premi tecnici e quasi certamente Alfonso Cuarón vincerà per la Miglior Regia. Ma non è detto che vinca anche come Miglior Film. 12 anni schiavo potrebbe vincere come Miglior Film ma Steve McQueen con la sua personalità artistica e innovatrice potrebbe sfilare la statuetta come miglior regista. Forse però tra i due litiganti si opterà per il terzo, American Hustle che mette un po’ tutti d’accordo. La sensazione però è che nemmeno l’amatissimo David O. Russell possa scalzare Cuaròn, e allora ritorniamo a Gravity che pigliatutto. Oppure a Gravity va la miglior regia e ad American Hustle Miglior Film. E 12 anni schiavo? Potrebbe essere questo il film ribaltone.
Insomma la partita di quest’anno è davvero aperta e sembra per ora un vero rebus. Peggio delle politiche, ma che almeno qui vinca il migliore!