Era una sfida tra Argo e Lincoln, ma nell’aria il primo era il favorito sul secondo. E alla fine ha vinto. Trionfando. Il capolavoro di Ben Affleck, “Argo”, batte “Lincoln” e si porta a casa il premio Oscar come Miglior Film per questa avvincente edizione del 2013.
Tanto per non farsi mancare niente, “Argo” vince anche due statuette meno prestigiose ma comunque importanti: quella per la sceneggiatura non originale e quella per il montaggio.
E “Lincoln”?
Si diceva che Spielberg dovesse vincere l’Oscar per la Miglior Regia, che invece è stato appannaggio di Ang Lee per “Vita di Pi“.
Il film sul presidente che ha combattuto la schiavitù, concentrato sugli ultimi mesi della sua vita, trionfa. Ma non come ci si aspettava. Come da pronostici, Daniel Day-Lewis, che al Lincoln di Spielberg ha prestato il volto, vince l’Oscar come Miglior Attore Protagonista. Scontato.
Meno scontato è che il suo terzo Oscar di questa categoria vinto in carriera. Tra le donne il medesimo premio è andato a Jennifer Lawrence per “Il lato positivo”. Il suo, però, più che un trionfo è stato un tonfo, data la caduta rovinosa rimediata al momento di ricevere la statuetta.
Vita di Pi sconfigge l’italiano
Ci ricorderemo di questa notte degli Oscar 2013 per tante cose. Una di queste è indubbiamente la rivincita a sorpresa di Ang Lee, il quale si aggiudica la miglior regia per il suo “Vita di Pi”, e porta a casa nel complesso il maggior numero di riconoscimenti, quattro: gli altri sono fotografia, effetti speciali e colonna sonora. Con l’ultimo “Vita di Pi” batte l’unico candidato italiano, Dario Marianelli, autore delle musiche di “Anna Karenina”.
Seth MacFarlane sottotono, ‘salvato’ da Michelle Obama
Principalmente, però, sono i due momenti per i quali ricorderemo questa Notte delle Stelle. Senza ombra di dubbio il primo concerne la presenza, assolutamente fuori programma, di Michelle Obama. Che sorpresa! Quando siamo giunti al momento della proclamazione del miglior film in gara, infatti, il Dolby Theatre si collega in diretta con la Casa Bianca. Sul maxi schermo del luogo in cui si svolge la cerimonia appare, in tutta la sua bellezza la first lady, in abito da sera, che apre la busta dell’Academy e annuncia la vittoria di Affleck.
Polemiche da Teheran
Non è tutto oro quello che luccica sulla statuetta ad “Argo” per il Miglior Film.
A Teheran, come prevedibile, non l’hanno presa bene. Le due agenzie stampa principali del Paese, Mehr e Fars, stigmatizzano il successo del film, ambientato nel Paese all’epoca del sequestro degli ostaggi all’ambasciata americana, poiché influenzato da motivazioni di natura politiche.
Così, anche Michelle Obama presente (secondo le agenzie in maniera non casuale) diventa bersaglio delle critiche.
Perché, si chiedono a Teheran, la Obama era presente proprio quando c’era da premiare un film anti-iraniano?
La presenza della moglie del Presidente Usa ha sicuramente risollevato le quotazioni di una cerimonia avvincente ma ‘incolore’. Ci si aspettava qualcosa in più già dal suo presentatore, Seth MacFarlane. Un pizzico di irriverenza e un po’ di coraggio non avrebbero di certo guastato.
La caduta di Jennifer Lawrence
Chi ha invece avuto bisogno di essere risollevata è Jennifer Lawrence, trionfatrice con il tonfo al momento in cui doveva salire sul palco e ricevere l’ambito riconoscimento come Miglior Attrice protagonista. La sua caduta (non è peraltro la prima volta che la Lawrence da spettacolo in questo senso) è sicuramente il secondo momento per il quale ricorderemo questa edizione degli Academy.