Secondo appuntamento con i candidati agli imminenti Oscar 2011 che si svolgeranno il prossimo 27 febbraio a Los Angeles, visto che per i corti di animazione abbiamo riservato il nostro consueto spazio dedicato ai cortometraggi, oggi ci dedichiamo alla cinquina di aspiranti per il miglior corto live-action.
Cominciamo con l’inglese The Confession diretto dal filmaker estone classe ’82 Tanel Toom, dopo la laurea e un pò di gavetta nella pubblicità, una serie di cortometraggi tra cui il pluripremiato Second Coming che transita anche al Festival di Venezia nel 2008, arriva la candidatura agli Oscar con questo quinto corto che racconta di Sam, un ragazzino di 9 anni preoccupato per la sua prima confessione e visto che non ha nessun peccato da confessare decide insieme all’amico Jacob di porvi rimedio, scatenando involontariamente un tragico evento.
Secondo nominato The Crush diretto dall’irlandese Michael Creagh alla sua prima prova dietro la macchina da presa, il corto girato a nord di Dublino ha per protagonista il piccolo Oran, il figlio di otto anni del regista, che interpreta un ragazzino alla sua prima cotta, che innamoratosi della sua maestra scopre che non solo è fidanzata, ma ha appena ricevuto in dono un anello, preso da una gelosia irrefrenabile sfiderà il fidanzato della maestra ad uno duello all’ultimo sangue.
Terza candidatura e incursione nel romance-fantastico per il corto God of Love dell’americano Luke Matheny che ci racconta di un aspirante cupido di città, che in risposta alle sue preghiere riceve una misteriosa scatola contenente alcuni dardi capaci di scatenare improvvisi e passionali colpi di fulmine.
Per il prossimo candidato ci spostiamo in Belgio con il corto-comedy Na Wewe di Ivan Goldschmidt in cui si racconta della guerra civile e del genocidio in Burundi che coinvolse negli anni ’90 le etnie Hutu e Tutsi, un pulmino viene fermato. i passeggeri fatti scendere con la forza e separati in due gruppi, comincia la selezione, ma chi è veramente Tutsi e chi Hutu?
Chiudiamo la cinquina di candidati al miglior cortometraggio con il britannico Wish 143 prodotto dalla BBC Film Network e diretto dal regista televisivo Ian Barnes che con questo corto è già stato premiato al British Independent Film Festival, la trama ci racconta di un ragazzo di quindici anni malato terminale e con poco tempo da vivere a cui viene concesso di esaudire un ultimo desiderio, e lui sceglierà di non morire vergine.