Nomination hi-tech per il toto-Oscar di quest’oggi, parliamo della nomination per i Migliori effetti speciali, un riconoscimento che negli anni ha delineato l’importanza e l’influenza artistico-creativa, che gli effetti sempre più speciali, hanno avuto sull’immaginario dello spettatore.
Quest’anno inutile nasconderlo il vincitore sembra alquanto scontato, trattasi di Avatar di James Cameron con il suo team delle meraviglie digitali capitanato dal geniale Joe Letteri, premio Oscar per Le due torri, Il ritorno del re e King Kong, che nel 1993 insieme a Peter Jackson ha fondato la Weta Digital, che da Il signore degli Anelli in poi si è in poco tempo affermata come società leader del settore degli effetti speciali.
Cameron è un cantore dell’immaginifico che predilige un cinema di grande impatto visivo, gli effetti speciali sono quindi parte imprescindibile del suo lavoro, infatti oltre ad avere un propria società creata ad hoc, la Digital Domain, Cameron ha ricevuto diverse nomination per molti dei suoi film vincendo nel 1987 per il sequel Aliens-Scontro finale, nel 199o per The Abyss e due anni dopo per il blockbuster Termninator 2-Il giorno del giudizio, non dimenticando naturalmente una delle 11 statuette per il suo kolossal Titanic.
Avatar di Cameron rappresenta un vero e proprio spartiacque a livello tecnologico e immaginifico per il cinema di ultima generazione, come lo fu a suo tempo Star Wars. e più recetemente la trilogia Matrix dei fratelli Wachowski, insomma sembra proprio che questo Oscar sia virtualmente già assegnato, ma non si sa mai.
Chi sono quindi i diretti concorrenti del kolossal di Cameron? Diciamo che ci sono un paio di titoli davvero notevoli in coda al favorito, primo fra tutti il remake-reboot di JJ Abrams Star Trek, che nonostante non ci abbia entusiasmato gode di un comparto tecnico davvero grandioso, che miscela con una certa nochalance suggestioni visive provenienti sia dalla serie tv creata da Gene Roddenberry, che dalla saga cult Star Wars, infatti i suggestivi effetti speciali guardacaso sono proprio opera della Industrial light & Magic di George Lucas.
Altro concorrente dal budget più contenuto, ma che non sfigura certo vicino ai due più blasonati concorrenti è District 9 dell’esordiente e pupillo di Peter Jackson Neill Blomkamp, che senza dubbio mette in campo effetti speciali tra i più realistici visti negli ultimi dieci anni, l’iterazione degli alieni insettoidi virtuali con le controparti in carne ed ossa e le location live-action sono davevro incredibili, e in alcuni casi fanno davvero gridare al miracolo, tecnologico s’intende.
Concludiamo con il grande assente di quest’anno, l’apocalittico disaster-movie di Roland Emmerich 2012, che su grande schermo sfoggiava una serie di strabilianti effetti speciali, devastate location virtuali e uno sfarzo visivo senza alcun dubbio da nomination, memorabile la sequenza della fuga in limousine tra le strade di una Los Angeles letteralmente disintegrata da un epocale terremoto.