Novità importanti per il cinema 3D: il Consiglio Superiore di Sanità ha deciso che i bambini al di sotto di sei anni non potranno usare gli occhiali 3D e che gli adulti potranno visionare i film con la nuova tecnologia, solo se le sale forniranno occhiali monouso e se la pausa tra primo e secondo tempo sarà più lunga.
Il CSS ha risposto così alle richieste avanzate dal Codacons che, in una nota rilasciata dal suo presidente, Carlo Rienzi, comunica che già da domani:
Non sarà possibile la visione di film in 3D in quei cinema che non utilizzano occhiali monouso. Non solo. Anche i cartoni animati e i film per i bambini subiranno serie ripercussioni, essendo assolutamente controindicata la visione con tali occhiali ad un pubblico inferiore ai 6 anni. Pur avendo il Consiglio Superiore di Sanità accolto parte delle nostre richieste, non possiamo dirci soddisfatti. Gli occhiali in 3D, infatti, a differenza di quanto sostiene il Consiglio devono considerarsi a tutti gli effetti occhiali, e come tali essere muniti di marchio CE come prevede la legge. A tal fine incaricheremo le Procure della Repubblica di tutta Italia di intervenire a tutela della salute degli spettatori.
Il presidente dell’Anec (Associazione nazionale esercenti cinematografici) Paolo Priotti ha commentato:
Mi sembra solo un eccesso di zelo tutto italiano: già 14 milioni di italiani tra il 2009 e il 2010 hanno visto un film in 3D.
Il ministro della salute Ferruccio Fazio ha fatto sapere che (fonte Asca):
Entro fine settimana prenderemo una decisione sugli occhialini per la visione dei film 3D. Sarà emanata una circolare in cui si definisce la questione in linea con quanto suggerito dal Consiglio superiore di sanità. E’ auspicabile siano monouso perché la loro riutilizzazione potrebbe essere un problema: alcuni disinfettanti possono dare allergie o irritazioni. Si tratta di un concetto nuovo, siamo tra i primi al mondo a proporlo, ma non per questo non è giusto.