Due vite ai margini si incrociano in una casa d’appuntamenti romana, quella dell’anonimo factotum soprannominato Il professore (Giuseppe Battiston) e quella della giovane prostituta nota come La Marchesa (Ambra Angiolini) che per una delusione d’amore tenterà il suicidio.
Questo traumatico accadimento arriverà silenziosamente a scardinare l’inutilità e la piattezza di una vita, quella del Professore sino a quel momento subita più che vissuta a causa di un carattere particolarmente introverso ed una personalità capace di adattarsi alle situazioni senza viverle sino in fondo, carattere che però percepito come una forma di discrezione e in parte di timidezza, ben si prestano alla sua occupazione.
Il professore comincerà a mostrare per La marchesa piccole attenzioni che lei sembrerà gradire molto specialmente nel periodo in cui è ricoverata in ospedale, poi tra i due si instaurerà una sorta di reciproca comprensione, lei troverà in lui un’eccentrica ingenuità che gli permetterà di tornare a sopravvivere, mentre lui comincerà ad esistere al di fuori del suo piccolo e personale universo fatto di oggetti, volti e insignificanti frammenti di tran tran quotidiano.
A tutto ciò si aggiungerà per il Professore una rivelatoria visita agli scavi archeologici di Tivoli, dove i suggestivi ruderi della Villa di Adriano innescheranno in lui una sorta di catartico risveglio, un ridestarsi da un vissuto di cui scoprirà sino a quel momento l’inesorabile inutilità.
Il regista Emidio Greco a tre anni da L’uomo privato torna dietro la macchina da presa supportato da Giusepppe Battiston e Ambra Angiolini, una coppia di talenti che stabiliscono una tenera empatia su schermo e permettono ad Ambra Angiolini di cimentarsi in un ruolo piuttosto impegnativo e ricco di sfumature che senza dubbio affinerà alcune spigolosità di una capacità interpretativa istintiva, ma ancora in evoluzione.
Il veterano Battiston invece svetta miscelando la poetica e i tratti tipici di certi caratteristi, figura che purtroppo per il cinema italiano va scomparendo, con una personalità attoriale ormai ben delineata che gli permette di lasciare la propria inconfondibile firma su ogni ruolo, in questo caso il surreale sfasamento del suo personaggio rispetto al mondo che lo circonda e un male di vivere strisciante vengono amplificati dall’attenta regia di Greco che gioca sui dettagli.
Notizie degli scavi aggiunge un ulteriore tassello a tanto buon cinema d’autore italiano e alcuni vezzi come l’impostazione quasi teatrale dei dialoghi aggiungono personalità ad un film che punta ad un pubblico di estimatori che ritroveranno ritmi e suggestioni piacevolmente familiari.
Nella sale dal 29 aprile 2011
Note di produzione: il film, tratto dall’omonimo racconto di Franco Lucentini edito da Mondadori, è stato presentato fuori concorso e come evento speciale alla sessantasettesima Mostra del Cinema di Venezia, nel cast anche Iaia Forte attualmente nelle sale con la commedia Se sei così ti dico si.