Le soundtrack che hanno segnato, positivamente, un anno di cinema? Sono almeno cinque. Alcune sono composte da leggende viventi della musica, altre da ‘giovani rampanti’. Altre ancora da musicisti che da sempre sono sinonimo di garanzia.
1 – Django Unchained
Quentin Tarantino, secondo alcuni, questa volta ha ‘sbagliato film’. Il suo “Django” liberato, che prende spunto dai western di casa nostra, forse non sarà un granché. Una cosa è certa, è difficile che Quentin Tarantino sbagli la colonna sonora. Questo elemento, peraltro, rappresenta per lui un buon 35/40% del film.
Da Bacalov a Jim Croce, da James Brown ad RZA passando per Rick Ross, le musiche di Django fanno innamorare.
2 – Cloud Atlas
Un altro film non andato particolarmente bene. Anzi, a dirla tutta è un film andato proprio male. Eppure, ironia della sorte, in “Cloud Atlas” vi è una colonna sonora che vale il prezzo del biglietto. Firmata da Tom Tykwer, forse la soundtrack è l’unica cosa che rimane impressa della pellicola.
3 – Il grande Gatsby
Si potrebbe obiettare anche sulla qualità di questo film. Qualcuno, anche in questo caso, ha storto il naso. Eppure, la soundtrack è di livello altissimo. Da Bryan Ferry a Coco O., da Lana Del Rey in quello che è il momento più emozionante per Gatsby, a Emili Sandè, passando per Gotye. Anche qui, poi, c’è Jay – Z con un inedito da brividi. Il risultato è un mix perfetto di tendenze, che guarda al futuro della musica.
4 – La migliore offerta
Non ci sono più aggettivi per descrivere il genio di Ennio Morricone, che a ottantacinque anni continua a non sbagliare un colpo. Se “La migliore offerta” del suo amico Giuseppe Tornatore è un film che merita, lo si deve anche a lui.
5 – Pain & Gain
La vera rivelazione del 2013. La colonna sonora, epica e visionaria, è firmata da Steve Jablonsky.