In Cina la censura ha messo mano al film Men in Black 3. Secondo il sito Asca sono tre le scene hanno subito rimaneggiamenti e tagli portando la durata della versione originale di 103 minuti a quella distribuita nele sale cinesi di soli 90. Tutti i tagli apportati riguardano personaggi cinesi, se volete approfondire dopo il salto vi descriviamo le sequenze incriminate.
Le sequenze tagliate sono una con Tommy Lee Jones che discute animatamente col proprietario di un ristorante che si scoprirà trafficare con cibo illegale e avere contatti con un alieno latitante. Nella stessa sequenza, Will Smith viene attaccato da una ragazza cinese da dietro un bancone. Infine lo stesso Smith utilizza il neuralizzatore su un gruppo di abitanti tutti orientali di Chinatown.
Non è la prima volta che la censura cinese interviene su film americani, oltre alla celbre scena di nudo tagliata dal blockbuster Titanic anche Pirati dei Caraibi: Ai confini del mondo ha visto sparire le sequenze con l’attore cinese Chou-Yun-Fat che impersonava un pirata malvagio e sfregiato, tutti elementi considerati un insulto per la popolazione cinese. Men in Black 3 in Cina ha incassato sinora oltre 20 milioni di dollari.