E’ finalmente giunto il momento: negli USA sta per uscire Max Payne. Questa frase, nelle riviste di videogiochi, adesso suonerebbe obsoleta. Stiamo infatti parlando della trasposizione cinematografica del celebre videogioco che vede come protagonista un personaggio a cui è stato strappato il senso dell’esistenza, e che per questo motivo si è tramutato in un freddo e micidiale terminatore.
Un pò come The Punisher, per capirsi, ma senza tutina blu, anzi, in deambulazione costante in un mondo che è un incubo oscuro e monocromatico. A giudicare dal trailer, ormai diffuso da tempo nei nostri cinema, il film sembra rispettare in modo dignitoso le atmosfere del videogioco, a partire dalla caduta ossessiva di una neve sbagliata che ricorda la cinerea pioggia di morte di Silent Hill.
La trama vede la coppia composta dall’agente della DEA Max Payne (Mark Wahlberg), la cui famiglia è stata massacrata in seguito a una cospirazione, e dall’assassina Mona Sax (Mila Kunis), quest’ultima alla ricerca di informazioni sulla morte della sorella. I due saranno impegnati nella risoluzione di una serie di omicidi che si sono verificati a New York; nel far questo si troveranno alle costole i sicari della mafia, la polizia e altri occasionali guasta feste.
Nel trailer spicca la presenza di un misterioso personaggio alato, la cui presenza potrebbe essere puramente simbolica, rappresentando quindi una sorta di angelo della morte, il che non stonerebbe affatto con l’ambientazione. I due giochi basati sul tormentatissimo poliziotto sono veramente speciali.
Ho seguito con emozione ed empatia le varie fasi degli episodi videoludici, mi aspetto qundi che tale trepidazione venga riproposta almeno in pari quantità nella trasposizione su celluloide. Il look del personaggio è ottimo, ed anche le scene d’azione visibili nel trailer ricordano alcuni momenti di fuoco intenso del gioco.