Si è spenta ieri a 58 anni dopo una lunga malattia l’attrice Maria Schneider nota al grande pubblico per aver duettato su grande schermo con Marlon Brando nel discusso Ultimo tango a Parigi, il film di Bernardo Bertolucci dopo la prima americana nell’ottobre del ’72 approdò nelle sale italiane creando guai giudiziari a Bertolucci e una successiva sentenza che ordinò la distruzione della pellicola.
Maria Schneider nasce a Parigi il 27 marzo del ’52, talento naturale esordisce a teatro ancora adolescente, il debutto su grande schermo e con una piccola parte ne L’albero di Natale dell’inglese Terence Young, dopo Ultimo Tango a Parigi, ruolo che la trasformerà in un sex symbol per un’intera generazione, reciterà anche in Professione reporter di Antonioni accanto a Jack Nicholson, in Cercasì Gesù di Comencini e Jane Eyre di Zeffirelli.
Le fragilità della Schneider dopo il clamore del film di Bertolucci, con il quale peraltro polemizzò, si accentuarono con un lungo periodo di crisi che la portò nel ’76 anche ad abbandonare il set del Caligola di Tinto Brass rifiutando alcune scene di nudo, l’attrice dopo un volontario ritiro per curare un crollo nervoso tornò a calcare le scene nel 1980 dopo un periodo di riabilitazione.
Tra le ultime apparizioni su grande schermo dell’attrice, dopo essersi cimentata nel ’96 anche con un tributo musicale dedicato a Battisti incidendo un disco con Cristiano Malgioglio, la pellicola italiana del 2006 Quale amore, diretta da Maurizio Sciarra e tratta da Tolstoj.
Queste le parole di Bernardo Bertolucci alla notizia della scomparsa dell’attrice:
La sua morte è arrivata troppo presto, prima che io potessi riabbracciarla teneramente, dirle che mi sentivo legato a lei come il primo giorno, e almeno per una volta, chiederle scusa. (fonte Ansa/foto Refinery29)