Eccoci di fronte a una rassegna che ha un’eco veramente mondiale. Si tratta del Manhattan Short Film Festival, la cui undicesima edizione inizia il 21 Settembre e termina il 28 dello stesso mese.
La missione del Manhattan Short Film Festival è quella di creare un vero e proprio punto di accumulazione; il tentativo è quello di riunire le audience degli angoli più disparati dell’intero nostro bistrattato globo terracqueo.
Il festival propone ogni anno una selezione di cortometraggi realizzati da giovani registi provenienti da diverse parti del mondo. Prerogativa del Festival è la proiezione in contemporanea mondiale dei 12 “short films” finalisti ritenuti, dalla direzione artistica newyorkese, maggiormente rappresentativi della creatività espressa dalle nuove generazioni di “film makers”.
Il premio per il miglior “corto” viene assegnato direttamente dal pubblico chiamato ad esprimere le proprie preferenze con schede-voto al termine delle proiezioni.
Il conteggio finale dei voti avverrà il 28 settembre, dopo l’ultima proiezione di Union Square Park a New York City, che proclamerà il vincitore. Si tratta tuttavia di un festival “distribuito”, il cui successo è in tono con la sua struttura parzialmente reticolare.
La manifestazione viene infatti ospitata in diverse sedi in Europa, Australia, Nord e Sud America. I corti finalisti del 2007 sono stati proiettati in 99 città del mondo. Una delle particolarità è proprio il fatto che i film vengono visti contemporaneamente in moltissimi luoghi.
Tuttavia c’è un aspetto ancora più interessante: la facoltà del pubblico di eleggere il vincitore. Il pubblico è componente di una giuria mondiale, contribuendo quindi alla vittoria di uno dei dodici film finalisti che hanno superato le selezioni.
I corti sono in lingua originale con sottotitoli in inglese. La loro proiezione sarà preceduta da quella dei due vincitori del 2006 e 2007. Per la prima volta a Sassari, ad esempio, si potrà partecipare alla visione e alla votazione dei cortometraggi in concorso .
Saranno quindi gli amanti sassaresi dei cortometraggi, in contemporanea a quelli di altri stati europei, degli USA e del Canada, dell’Australia e dell’America Latina, avranno la possibilità di apprezzare la nuova generazione di Film Makers provenienti da diverse parti del mondo e votare per quello che ritengono essere il miglior film da premiare.
L’idea è veramente originale, e in questi ultimi anni più che mai i mezzi sono efficienti quanto basta per permettere una sincornia tale da rendere funzionale una simile modalità di rappresentazione dei cortometraggi; la contemporaneità della visione dei corti in finale poi riesce a rendere tutto più vivo e partecipativo.