Man on wire è il favorito alla corsa agli Oscar 2009 nellla categoria documentari, questo film è diventato nei mesi un vero e proprio caso, l’unica pellicola ad avere in rete il cento per cento di gradimento dalla critica si parla di 135 recensioni positive su 135, un vero record.
Tutta questa approvazione proviene dalla solidità e dall’efficacia visiva di un gioiello che sdoganerà sicuramente il documentario permettendogli di uscira dall nicchia di appassionati ed addetti ai lavori in cui il genere vive ed essere finalmente fruito dal grande pubblico alla stregua dei lungometraggi canonici.
Tra documentario e docufiction, Man on wire racconta, tra ricostruzione e fedele cronaca l’impresa folle e coraggiosa del funabolo Philippe Petite che nel 1974 riuscì a tirare un cavo fra le due Torri gemelle di New York e con l’ ausilio di un’asta pe mantenersi in equilibrio vi camminò sopra percorrendo tutto il tragitto tar i due edifici, entrando nella storia e trasformando un atto pericoloso ed illegale in una sorta di opera d’arte in movimento, questo è il concetto che cerca di spiegare il bellissimo documentario dell’americano James Marsh.