Nelle Dolomiti lucane c’è un Paese minuscolo, con pochi abitanti che non lo vogliono lasciare. C’è un progetto per far ripartire la comunità e un rampante chirurgo estetico che arriva da Milano.
Atmosfere da Benvenuti al Sud e tono delicato di commedia per il ritorno alla regia di Massimo Gaudioso, lo sceneggiatore di tanti film di Matteo Garrone dall’Imbalsamatore al Racconto dei Racconti, Gomorra incluso (e non solo: firma anche L’abbiamo fatta grossa di Carlo Verdone) , con due film collettivi alle spalle (Il caricatore e La vita è una sola)
Quella che vedremo al cinema tra pochi giorni è dunque una commedia sulla voglia di restare e quella di cambiare e sull’unione che fa sempre la forza. Sarà in sala a partire dal 24 marzo ‘Un paese quasi perfetto’, pellicola diretta da Massimo Gaudioso con Fabio Volo, Silvio Orlando, Carlo Buccirosso, Nando Paone, Miriam Leone.
Cosa aspettarsi da questo film?
Pietramezzana, piccolo paese sperduto nelle Dolomiti lucane, rischia di scomparire. I giovani lo stanno abbandonando e i pochi abitanti rimasti, per lo più ex minatori, vivono con una cassa integrazione che minaccia di trasformarsi presto in disoccupazione permanente. Ci sarebbe di che scoraggiarsi. E invece no.
I suoi abitanti, trascinati dal vulcanico Domenico (Silvio Orlando) non demordono e, non appena intravedono nell’apertura di una fabbrica la soluzione a tutti i loro guai, si attivano affinché il progetto vada a buon fine. La prima cosa da fare è trovare un medico – senza il medico non può esserci nessuna fabbrica – e fortuna vuole che si imbattano in Gianluca Terragni (Fabio Volo), rampante chirurgo estetico milanese.
La seconda cosa, ben più complicata, sarà convincerlo a restare! E per non fargli sentire la mancanza del wi-fi, del sushi o della musica jazz, le proveranno tutte, arrivando perfino a mettere in piedi una poco probabile squadra di cricket. Basterà questo o le altre mille attenzioni a farlo restare? Basterà la bellissima Anna (Miriam Leone)?