Molti pensano che la prima trasformazione live-action di un licantropo, grazie a make-up ed animatronica, sia avvenuta nel cult di John Landis del 1981 Un lupo mannaro americano a Londra con gli splendidi effetti di Rick Baker.
In realtà, anche se per solo pochi mesi, l’esperto di make-up Rob Bottin, che sfoggia nel curriculum gioielli come La cosa e Robocop, si cimenterà per primo in una mutazione live nel classico di Joe Dante L’ululato.
Grande film ricco di humour e con effetti speciali che omaggiano i B-movie e ammiccano allo splatter, citazioni a iosa e una sceneggiatura basata su un romanzo del 1977 dello scrittore Gary Brandner.
Un pericoloso serial killer imperversa in città, ma grazie ad una coraggiosa giornalista il mostro verrà scovato ed ucciso. Dopo la brutta avventura la donna sarà vittima di incubi e non riuscirà a buttarsi alle spalle la terrificante esperienza, cosi il suo psicologo le consiglierà di trascorrere qualche giorno in una sorta di bucolica comune che in realtà si rivelerà un villaggio abitato da licantropi.
L’ululato-The Howling figliò ben sei sequel, nessuno firmato da Dante e tutti di qualità mediocre, tra questi il peggiore in assoluto sembra essere senza dubbio il secondo capitolo, Howling 2-l’ululato, pellicola trash che vanta un cameo di christopher Lee e una trama che sfiora il ridicolo con una regina dei licantropi di facili costuni e un viaggio last minute in Transilvania.
LA SAGA:
L’ululato (The Howling) 1981-di Joe Dante
Howling 2-L’ululato (The Howling 2…your sister is a werewolf/Howling 2: Stirba werewolf bitch) 1985 di Philippe Mora
Howling 3 -1987 di Philippe Mora
Howling 4-the original nightmare 1988 di John Hough
Howling 5-La rinascita (Howling 5-the rebirth) 1989 di N. Sundstrom
Howling 6-mostriciattoli (Howling 6-The freaks) 1991 di Hope Perello
Howling 7: new moon rising 1995 di Clive Turner