Ivan Cotroneo ha raccontato a Silvia Fumarola de La repubblica come è nata l’idea di sedersi per la prima volta dietro la macchina da presa per dirigere La kryptonite nella borsa, la commedia tratta dal suo stesso romanzo, interpretato da Valeria Golino, Luca Zingaretti, Cristiana Capotondi, Libero De Rienzo, Fabrizio Gifuni e Luigi Catani:
Ho incontrato Nicola Giuliano e Francesca Cima, che avevano acquistato i diritti del libri, per parlare dell’adattamento. Spiegavo l’idea del romanzo di formazione, il cuore della storia, gli attori, che il protagonista Peppino doveva portare pantaloni allungati, col segno dell’orlo, distintivo della povertà della famiglia. Alla fine Francesca e Nicola mi hanno chiesto: se fossi tu il regista?
La storia, ambientata nella Napoli degli anni settanta, racconta la storia di Peppino un bambino di sette anni che, dopo aver visto il suo amico Gennaro Morire, decide di costruirsi un mondo parallelo in cui verità e immaginazione si fondono. Spiega il regista:
Peppino porta gli occhiali, l’unico della classe, e non sa giocare a pallone. E’ ipersensibile, siedi in un angolo e osserva, sono talmente abituati ad averlo tra i piedi che parlano di lui come se non fosse presente: “E’ pieno di problemi, è brutto”. I genitori sono preparati a un bambino più facile, lui sa che si sbagliano: è il passaggio cruciale, il rovesciamento del rapporto genitori-figli. Li mette in crisi.