Paolo Sorrentino e Toni Servillo hanno conquistato Cannes, malgrado un avvio stentato dovuto alle critiche di una parte della stampa straniera. Gli applausi prolungati e sinceri della Croisette hanno però lanciato il film nell’Olimpo della Kermesse candidandolo tra i papabili alla Palma d’Oro. Ma “La grande bellezza” ha conquistato anche il cuore degli spettatori italiani?
Per saperlo ci siamo affidati al parere della ‘giuria popolare’. Non a Spielberg, che avrà l’ingrato compito di scegliere quale tra i film in concorso trionferà alla sessantaseiesima edizione del Festival di Cannes 2013, bensì a coloro che dopo aver visto il film hanno scritto qualcosa in merito su Twitter. 140 caratteri, talvolta, sono sufficienti ad esprimere il proprio giudizio su un film ricco di emozioni. Ecco, dunque, come è stato percepito il film a pochi giorni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche del nostro Paese.
La grande bellezza ‘vista’ da Twitter
#lagrandebellezza vorrebbe essere una satira?
la grande bellezza un must see
#LaGrandeBellezza è un carnevale impastato di rumore e sentimento.
La grande bellezza, 110 e lode
Servillo, gigantesco #lagrandebellezza
#lagrandebellezza Sorrentino?Non è Fellini.Servillo?Lo preferivo nei panni dell’eroinomane solitario.E chiaramente Mastroianni è altra roba
la Grande Bellezza ha anche l’indiscutibile merito di essere piaciuto al resto del mondo. Per una volta non siamo provinciali.
Lo sguardo disincantato di servillo sacerdote di una scintillante cerimonia funebre su una mitologia morente. #lagrandebellezza
Una Grande Marchetta.Vendibile e già Venduto Ovunque” Quasi Sequel o Remake di “La Dolce Vita” Fellini Roma #LaGrandeBellezza
Nonostante i suoi evidenti difetti, la Grande Bellezza è un film grande e bello. Toni Servillo come Jay Gatsby. #LaGrandeBellezza
#lagrandebellezza capolavoro.
#LaGrandeBellezza è semplicemente imperdibile: se non l’avete già vista, andate al cinema e fatelo!
Consiglio caldamente il film “La grande bellezza” grandissimo Turturro
Paolo Sorrentino: uomo geniale che ha trovato “la grande bellezza” nelle depravazioni italiane.