Anche Robert Forster se n’è andato, a 78 anni, dopo una lunga malattia. L’attore era da tempo sofferente per un tumore al cervello, ed è deceduto a Los Angeles, in casa sua.
Era uno degli attori preferiti da Quentin Tarantino, che per lui aveva disegnato su misura il ruolo di Max Cherry in Jackie Brown, che gli valse una nomination all’Oscar. Grazie a Tarantino, Forster si rilanciò nel cinema, non senza aver avuto una carriera gloriosa, in cui ha recitato in più di cento film. Un caratterista come pochi, che dal 1998, data di uscita di Jackie Brown, ha iniziato ad essere apprezzato anche dal grande pubblico.
La carriera
Da lì tanti altri film di successo, come Kiss Toledo Goodbye, del 99, o The Magic of Marciano, l’anno dopo, affiancato da Nastassia Kinski. Ha recitato anche con mostri sacri, come Jim Carrey in Io,me & Irene, lo stesso anno, e Dustin Hoffman, in Confidence, la truffa perfetta, tre anni dopo. Ottima anche l’interpretazione accanto a Cameron Diaz in Charlie’s Angels.
È stato diretto dall’eclettico David Lynch in Mulholland Drive del 2001, e in Twin Peaks, nei panni dellosceriffo Frank Truman, fratello dello sceriffo Harold Truman. Ultimamente era stato chiamato anche da Netflix per recitare nella serie Breaking Bad.
Forster aveva iniziato a teatro, ma nel 1967 aveva già debuttato al cinema in un film con Marlon Brando e la Taylor, Riflessi in un occhio d’oro di John Huston. L’anno dopo era con al fianco di Dustin Hoffman in Premiere, e poi con Gregory Peck in La notte dell’agguato. Nel 1969 eccolo con Philippe Noiret in Rapporto a quattro, e poi in America dove vai. Poi le sue partecipazioni si erano fatte più rare, ma comunque importanti, con un’assenza nei primi anni 80 tra il film Goliah Awaits dell’81 e Magnum P.I. dell’85. In compenso fu molto presente nei telefilm americani.
Poi riprese con il cinema in sala, con grandi interpretazioni come ne Il banchiere, Sete di giustizia, Una chiamata nella notte, Psycho e tanti altri.
Forster era nato nel 1941 a Rochester, e aveva quattro figli, avuti da due matrimoni. Suo padre era un addestratore di elefanti del circo, e la mamma una casalinga.