IT, la recensione del nuovo film diretto da Andrés Muschietti

Il thriller horror di culto IT torna a prendere vita diretto da Andy Muschietti (La Madre): il film è tratto dal famosissimo romanzo omonimo di Stephen King, che da decenni terrorizza generazioni di lettori raccontando la storia di sette giovani emarginati di Derry, Maine, che si autodefiniscono il Club dei Perdenti.

In IT, ognuno dei giovani protagonisti è stato escluso dalla società per un motivo o per l’altro; sono inoltre bersagliati da un branco di bulli del posto. Tutti quanti hanno visto materializzarsi le proprie paure inconsce sotto forma di un antico predatore muta forma, che non possono fare altro che chiamare IT.

La Paura non è mai stata così Irresistibile

Da quando esiste la loro città, Derry è terreno di caccia di questa entità, che emerge dalle fognature ogni 27 anni per cibarsi del terrore che scatena nelle prede che ha scelto: i bambini. Facendo gruppo durante un’estate orribile ma esaltante, i Perdenti si compattano per riuscire a sconfiggere le proprie paure e fermare la serie di omicidi iniziata durante una giornata di pioggia, quando un bambino, nel tentativo di recuperare la sua barchetta di carta, viene risucchiato all’interno di un tombino, finendo dritto tra le braccia di Pennywise il Clown.

Il Giudizio de Il Cinemaniaco

Bello, divertente, entusiasmante, pauroso, una nuova versione di un classico senza tempo che resta comunque nell’immaginario comune perfetto nelle sue imperfezioni, terrificante in tutta quella insensatezza. IT di Muschietti è molto più fedele al romanzo originale di King, con una sensibilità fotografica intensa. Questo film non potrà piacere a tutti, per fortuna, ma ai tanti che lo apprezzeranno il tuffo nel tunnel dei ricordi degli anni ’80 e con una stipenda citazione a Nightmare. Meglio non aggiungere altro per non rivelare spoiler, ma date una possibilità questo remake, una volta tanto non ve ne pentirete.

Voto 8

Scheda Film | IT