Oggi vi vogliamo proporre un contenuto che si discosta dalle nostre consuete pubblicazioni, sperando in futuro di poter bissare questo spazio che dedicheremo oggi ad una pubblicazione editoriale della casa editrice Aisara, che ha deciso di portare nelle librerie italiane Il regista, romanzo dello scrittore svedese Alexander Ahndoril che approccia la figura e la vita del cineasta Ingmar Bergman in una biografia fuori dai canoni, romanzata, poetica e maledettamente schietta nel suo sviscerare una personalità creativa che ha segnato indelebilmente la storia del cinema. Alexander Ahndoril è uno scrittore già noto per il suo romanzo L’ipnotista che in Italia ha superato le 200.000 copie vendute e che ha visto recentemente pubblicato un seguito dal titolo L’esecutore. Entrambi i titoli citati sono stati firmati Lars Kepler, pseudonimo sotto cui si celano Ahndoril e sua moglie Alexandra Coelho.
Il regista ha riscosso ampi consensi, ma non ha certo mancato di creare discussioni, così l’autore descrive il suo approccio al romanzo:
Ho voluto raccontare la verità sul grande regista, in maniera più schietta di quanto Bergman abbia mai fatto con se stesso, ma allo stesso tempo-nella parte surreale del romanzo-ho voluto esplorare una realtà profonda, un lato biografico che non è stato mai svelato. (Alexander Ahndoril)
Anche il regista Ingmar Bergman ha avuto reazioni piuttosto contrastanti riguardo la pubblicazione, nel marzo del 2006 dichiarava rivolto ad Ahndoril: “Ne sono profondamente commosso e penso che tu sia uno scrittore eccezionale” per poi nel settembre dello stesso anno cambiare opinione sull’intera operazione dichiarando senza mezzi termini: “Questo romanzo è un insulto!“. Il regista è scomparso l’anno successivo, nel luglio del 2007.
A seguire vi proponiamo una sinossi ed uno stralcio del libro:
Un film ancora tutto da girare eppure già etichettato come il più noioso della sua carriera, un travagliato rapporto col padre, una vita coniugale fatta di tante piccole bugie. Le riprese di Luci d’inverno sono appena iniziate e il Regista è a un passo dalla crisi. Dolorosi ricordi tornano dal passato a rinnovare una ferita mai rimarginata: la delusione arrecata al padre per la scelta di non farsi predicatore, per non essere diventato quello che lui avrebbe voluto. In questo romanzo, che è la storia comune di un uomo straordinario, un inedito ritratto del regista svedese Ingmar Bergman, un gioco raffinato di luci e ombre.
Tratto da Il regista di Alexander Ahndoril:
Voglio stare da solo» mormora il padre.
«Pensavo solo che avremmo potuto parlare del copione.»
«Non l’ho letto,» dice bruscamente, «perché non mi interessano i tuoi film,
se devo essere sincero. Non è arte per me. Lo capisci?
Non condivido il tuo modo di vedere gli uomini.