L’edizione numero 66 di uno dei Festival più prestigiosi per quanto concerne la settima arte, è alle porte. Presentato in conferenza stampa il programma, completo di eventi speciali, film in apertura e chiusura e film in concorso. Sorrentino e Servillo rappresentano il Belpaese con “La grande bellezza”.
L’appuntamento con la storia si rinnova. La sessentaseiesima edizione del Festival di Cannes è alle porte. Dal 15 al 26 maggio sarà allestito il tradizionale parterre delle grandi occasioni e ciò che ci aspetta è sicuramente un Festival di spessore. Lo si evince dai nomi che compaiono nel programma presentato questa mattina in conferenza stampa. La cittadina della cote d’azur francese non aspetta altro che aprire le porte al cinema, come ogni anno, per scrivere una nuova pagina nella settima arte.
La “grande bellezza” del cinema italiano in concorso
L’Italia c’è e si gioca le sue chance con due tra i suoi esponenti più rappresentativi. Toccherà a Paolo Sorrentino e al suo ‘partner in crime’ Toni Servillo portare alta la bandiera tricolore. Il film in concorso, per quanto concerne il nostro Paese, è “La grande bellezza”. Gli storici lo sanno: Cannes porta bene a Sorrentino. Nel 2008 il regista portò a casa il ‘Premio della giuria’ grazie a “Il divo”, film su Giulio Andreotti. Il politico di lungo corso, un vero e proprio simbolo della storia d’Italia, era interpretato – neanche a farlo apposta – da Toni Servillo.
Ora il duo Sorrentino – Servillo ci riprova con un film che, nella filmografia del regista, segue quel “It must be the place” intriso d’America grazie alla presenza nel ruolo del protagonista di Sean Penn. Un film che, a suo modo, ha consacrato Sorrentino nel panorama internazionale, dopo successi conseguiti nella penisola del calibro di “Le conseguenze dell’amore”, il già citato “Il divo” e “L’uomo in più”. Per gli amanti dei numeri questa è la quinta volta in cui Sorrentino si affaccia in Costa Azzurra.
La concorrenza per il regista napoletano è spietata. Tra i registi in concorso con un film c’è, ad esempio, un certo Roman Polansky, che presenta “La venus a la fourrure”. Ci sarà inoltre Steven Soderbergh, con “Behind the candelabra”.
Programma
In apertura al Festival, per un’anteprima che sa già di dessert, la trasposizione cinematografica del romanzo di F. Scott Fitzgerald “Il Grande Gatsby“, firmata da Baz Luhrmann. In chiusura “Zulu”, di Jérôme Salle.
Fuori concorso
All Is Lost – J.C Chandor
Blood Ties – Guillaume Canet
Mezzanotte
Monsoon Shootout – Amit Kumar
Blind Detective – Johnnie To
Film in concorso
Un Chateau En Italie – Valeria Bruni-Tedeschi
Inside Llewyn Davis – Ethan Coen, Joel Coen
Michael Kohlhaas – Arnaud Despallieres
Jimmy P. – Arnaud Desplechin
Heli – Amat Escalante
Le Passe – Asghar Farhadi
The Immigrant – James Gray
Grisgris – Mahamat-Saleh Haroun
Tian Zhu Ding – Jia Zhangke
Soshite Chichi Ni Naru – Kore-Eda Hirokazu
La Vie D’adele – Abdellatif Kechiche
Wara No Tate – Takashi Miike
Jeune Et Jolie – François Ozon
Nebraska – Alexander Payne
La Venus A La Fourrure – Roman Polanski
Behind The Candelabra – Steven Soderbergh
La Grande Bellezza – Paolo Sorrentino
Borgman – Alex Van Warmerdam
Only God Forgives – Nicolas Winding Refn