A marzo uscirà nei cinema italiani Il gioiellino, il drammatico di Andrea Molaioli, che racconta il caso Parmalat, quello che ha portato la società al crac, un buco di 14 miliardi e 100mila risparmiatori frodati.
Il film, attualmente in fase di montaggio, è interpretato da Toni Servillo (nel ruolo di Fausto Tonna che qui si chiamerà Ernesto Botta), da Remo Girone (nei panni del braccio destro dell’ex Signore del Latte Amanzio Rastelli) e Sarah Felberbaum.
Il regista racconta a Il giornale:
Servillo è perfetto per il ruolo. Mi sono liberamente ispirati ai fatti di Collecchio, ma qualsiasi sviluppo avrà la vicenda Parmalat, non inciderà sulla mia visione delle cose. Il mio non è un film di denuncia alla Michael Moore: non giudico, ma racconto, senza manicheismi, un’azienda che va in malora, guardandola con gli occhi dei suoi personaggi. Mentre i vertici escogitano trucchi complessi per farla apparire florida. Un meccanismo sciagurato che richiede la faccia tosta e nervi d’acciaio. Lo stesso sistema che vale anche per le casse dello Stato, tanto l’impunità è garantita.
Il film, costato 5,4 milioni di euro (1,65 milioni stanziati dal Ministero per i beni culturali che l’ha riconosciuto di interesse culturale), è prodotto da Indigo Film, con Rai Cinema e Babe Film.