Il fondamentalista riluttante, recensione in anteprima

Mira Nair presenta “Il fondamentalista riluttante”, lungometraggio che trae ispirazione dall’omonimo romanzo scritto da Mohsin Hamid, pubblicato da Einaudi nel 2007.

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Un film, occorre dirlo da subito, molto particolare. Un viaggio nel dramma che ha colpito l’America e il mondo successivamente al crollo delle Twin Towers.

L’evento, le conseguenze e gli occhi delle vittime

Mira Nair rilegge le pagine di Hamid cercando di cogliere la narrazione del romanzo in profondità. Tornare indietro nel tempo, in un tempo a sua volta vivido e ben radicato nella memoria dell’umanità, non è semplice ma non è neanche difficile.

Il coraggio, volendo, sta nel far tornare sullo schermo le cronache di quei giorni terribili, ponendo al vaglio successivamente le prime conseguenze del crollo e dell’attentato, nonché le conseguenze di natura psicologica sulla popolazione (con un occhio sempre vigile su come i parenti delle vittime hanno vissuto il dramma).

Originale, se vogliamo, è la volontà di conciliare a ciò anche il punto di vista dei correligiosi degli attentatori.

Ecco perché, in qualche modo, il viaggio è complesso. “Il fondamentalista riluttante” è una sintesi, che arriva a dodici anni di distanza (o meglio a sei, se si considera il momento in cui è stato pubblicato il romanzo di Hamid) e che ha la ‘pretesa’ di convogliare al suo interno tutte le correnti del grande fiume storico.

Quali ripercussioni sui singoli individui? Quali ripercussioni sulla comunità? Quali ripercussioni sulle comunità? Sembrano essere queste le domande alle quali cercare risposta durante il lungometraggio.

Il giudizio del CineManiaco

Senza alcun dubbio, l’11 settembre 2001 ha influenzato in maniera inesorabile il cinema americano. La domanda è: c’era la necessità di un nuovo film sull’accaduto? Quella dell’11/9 è indubbiamente una ferita che non si chiuderà mai, ma probabilmente è anche una ferita che film dopo film non può aprirsi ancora di più di quanto non sia già aperta (leggere ‘lacerata’).Così, dopo le pellicole “11 settembre 2011”, a “World Trade Center” di Oliver Stone e “United 93” di Paul Greengrass, ecco arrivare “Il fondamentalista riluttante”. Il valore aggiunto del film è senz’altro quello di porsi come un’estrema sintesi. Un punto di forza non da poco. Il ‘difetto’? Quello di cui sopra, ‘marciare’ su un tema ormai (ahinoi) trito e ritrito dal punto di vista cinematografico. “Di alcune cose bisognerebbe parlare restando zitti”.
Voto: 6,5

Scheda del film

USCITA CINEMA: 13/06/2013
GENERE: Drammatico, Thriller
REGIA: Mira Nair
SCENEGGIATURA: Ami Boghani, Mohsin Hamid, William Wheeler
ATTORI: Riz Ahmed, Kate Hudson, Liev Schreiber, Kiefer Sutherland, Om Puri

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