Diciamo subito la verità. In questo periodo a Cupertino non se la passano tanto bene. Le azioni sono in ribasso e Samsung fa paura. Uno dei motivi di questo leggero calo di Apple nelle classifiche di gradimento è che il suo guru, il suo fondatore, la sua mente, manca. Manca tantissimo Steve Jobs. E manca al mondo intero.
Già, perché Jobs non è solo l’uomo del “Stay Hungry, stay foolish“. Steve Jobs è un uomo che ha cambiato il mondo, a suo modo, e lo ha fatto nonostante sia scomparso prematuramente per via di una dannata malattia, l’unica alla quale la tecnologia visionaria di Apple (e la medicina in primis) faceva un baffo.
Il cinema celebrerà uno degli uomini più rappresentativi a cavallo tra il 2000 e il ‘900 con “Jobs“, un Biopic del quale è disponibile la prima clip.
La vita del fondatore dell’azienda di Cupertino pare aver trovato in Ashton Kutcher un interprete di eccezione.
La scena è una di quelle che hanno segnato l’avvento di Apple sul mercato.
Siamo in un magazzino di proprietà della Hewlett-Packard e Steve Jobs si trova insieme al co-fondatore Steve Wozniak (Josh Gad). I due chiacchierano animatamente e pensano a un sistema operativo rivoluzionario, capace di operare in tempo reale, creato da Wozniak. Egli sta parlando dunque con Jobs di quello che diventerà da lì a poco Apple I, il primo ‘calcolatore’ della ‘mela’ messo in commercio nel 1976.
Wozniak, tuttavia, sembra indeciso. “Nessuno vuole comprare un computer”, dirà a Kutcher-Jobs, che gli risponderà a tono: “Come fanno le persone a sapere cosa vogliono se nemmeno lo hanno visto?”.
Il film uscirà nelle sale cinematografiche d’America intorno all’aprile di questanno, in contemporanea con il 37esimo anniversario della nascita della Apple. E chissà che le azioni della casa della mela non riprendano quota.