Approfittiamo dell’otto marzo, Giornata Internazionale della donna, per cogliere un ‘passaggio’ delicato del film “Il figlio dell’altra”, che sarà nelle sale cinematografiche a partire dal prossimo giovedì 14 marzo, mediante la distribuzione di Teodora Film e Spazio Cinema.
Sicuramente l’uscita nelle sale cinematografiche italiane de “Il figlio dell’altra” sarà motivo di riflessione. Un film, quello diretto da Lorraine Lévy e interpretato da Emmanuelle Devos, Pascal Elbé, Jules Sitruk e Mehdi Dehbi, molto profondo sotto tutti gli aspetti.
Un film che mette in risalto con dovizia di particolari e alta sensibilità il conflitto israelo-palestinese e che non disdegna la figura delle donne e (soprattutto) delle madri in quest’ampia cornice. La riprova si ha leggendo un frammento delle note di regia di Lorraine Lévy:
“Nel film, i padri si lasciano sopraffare dalla scoperta della verità sui propri figli, per loro insopportabile. Preferiscono fuggire che affrontarla. La sofferenza li paralizza. Le madri, invece, riescono presto a chiarirsi tra di loro, cosa che naturalmente non esclude la sofferenza. Il fatto è che le due donne sono capaci di comprendere alcune cose fondamentali: capiscono che i figli che hanno allevato continuano a essere i loro figli; che ora c’è un altro figlio per ciascuna di loro e che non possono ignorarlo, né rifiutarsi di conoscerlo e di imparare ad amarlo; che se occorre tendere una mano, bisogna farlo al più presto, convincendo gli uomini che non esiste alternativa possibile. Il mio film dice che la donna rappresenta il futuro dell’uomo e che quando le donne si alleano possono spingere gli uomini a essere migliori.”
Ecco una clip in cui è possibile vedere nel vivo il ruolo di questa figura femminile: