Oggi per i Bruttissimi un beast-movie di quelli da dimenticare, Yeti direct-to-video talmente mal concepito da raggiungere in più di un’occasione l’apoteosi del ridicolo.
Un gruppo di ragazzi sopravvvissuto ad un disastroso incidente aereo sull’Himalaya avrà l’ulteriore sfortuna di appurare di persona che il mitico Yeti, leggendaria e mostruosa creatura umanoide, è una terrificante realtà ghiotta di carne umana.
Diretto da Paul Ziller e concepito in origine per un canale tematico di fantascienza, Yeti-Curse of the snow demon, questo il titolo originale, mette in scena una creatura dal make-up pessimo che in alcuni casi viene sostituita da micro-inserti in CGI che però non fanno altro che peggorare la già tragica situazione.
Tutto il film si poggia su situazioni a dir poco inverosimili, il gruppo di ragazzi sopravvissuti resiste a temperature glaciali con un vestiario che definire inadatto è un eufemismo, per raggiungere il culmine della tristezza con una sequenza in cui un ragazzo feritosi ad una gamba utilizza il braccio, amputato dalla bestia ad un suo compagno, per steccarsi la gamba(!!), braccio che, tanto per dare un’idea dell’approssimazione di tutta l’operazione, in una sequenza di scalata compare e scompare a seconda dell’inquadratura.
Yeti, nonostante possa usufruire delle attenuanti generiche del caso, come budget limitato e concept televisivo, non ha giustificazioni nel mettere in scena un maldestro ibrido a mezzavia tra il tv-movie fantascientifico e il B-movie horror con tanto di scimmione posticcio degno di una parodia, altro che demone della neve!