I bruttissimi: Vampires vs. Zombies

Il regista Vince D’Amato ci mostra come realizzare un trashone direct-to-video con un trama che non ha ne capo ne coda e con una serie di attori che sfoggiano interpretazioni da pernacchia d’oro.

Un pericoloso virus, sembra di origine animale, contagia molte città trasformando gli abitanti in famelici zombie, la coppia di protagonisti, padre e figlia in viaggio, incontreranno una misteriosa ragazza che si scoprirà essere una vampira, e si scontreranno con un essere soprannominato Il generale.

filmaccio sconclusionato, in cui la pessima tecnica sfoggiata, va di pari passo con un montaggio amatoriale e fotografia da snuff-movie realizzato in cantina, il regista tenta ripetutamente di distrarre il malcapitato spettatore con qualche nudo, secchiate di sangue e un make-up fatto in casa.

Il regista Vince D’Amato che ha recentemente omaggiato il torture-porn con il suo Pasto umano,  non si controlla e trae ispirazione (sich!) da un caposaldo della letteratura vampirica, il Carmilla di Le Fanu, e poi si autoflagella inventandosi uno script di quattro pagine, contribuendo non poco ad irritare i pochi malcapitati che sono costretti a cibarsi il suo film. Da evitare come il peggiore dei virus!